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DISABILITA’. Eletti gli esperti per l’attuazione della Convenzione Onu

Il Comitato internazionale di 12 esperti è stato eletto a New York. Ci sono Cina, Kenya, Tunisia, Cile, Qatar: l'Italia no...

di Redazione

Alla vigilia dell’elezione di Obama, l’America ha visto un altro importante appuntamento elettorale. A New York infatti, presso la sede dell’Onu, lunedì 3 novembre sono stati eletti – per la prima volta – i dodici membri del Comitato internazionale per il monitoraggio dell’attuazione della Convenzione Onu sulle persone con disabilità. Vengono da Bangladesh, Cile, Kenya, Cina, Qatar e Tunisia. Per l’Europa ci sono esperti provenienti da Spagna, Ungheria e Slovenia. Come previsto, l’Italia è rimasta fuori dai giochi, non avendo ratificato in tempo la Convenzione: persa così – almeno per questa tornata –  la possibilità di far valere in campo internazionale la lunga esperienza italiana nel campo dell’inclusione delle persone con disabilità.

Si tratta di dodici esperti indipendenti che, come previsto dall’articolo 34 della stessa Convenzione, veglieranno sull’implementazione della Convenzione negli Stati che l’hanno ratificata, nonché sulle attività di cooperazione internazionale legate alla Convenzione: una realtà che riguarda 650 milioni di persone nel mondo.
Scelti fra le candidature proposte dagli Stati membri, sono stati eletti:
György Könczei (Ungheria), membro governativo del comitato per la European Social Charter presso il Consiglio d’Europa;
Amna Ali Al Suweidi (Qatar), consulente alla People with Disabilities Management;
Mohammed Al-Tarawneh (Giordania), responsabile del progetto di sviluppo delle politiche sulla disabilità del governo giordano;
Lotfi Ben Lallahom (Tunisia), docente di medicina e direttore generale dell’Institute for the Promotion of Persons with Disabilities;
Monsur Ahmed Choudhuri (Bangladesh), responsabile del progetto governativo per lo sviluppo di una società inclusiva, senza barriere e basata sui diritti;
María Soledad Cisternas Reyes (Cile), direttore del Programma sulla disabilità della facoltà di diritto della Diego Portales University;
Edah Wangechi Maina (Kenya), Chief Executive Officer della Kenya Society for the Mentally Handicapped;
Ronald McCallum (Australia), Professore di Diritto del lavoro all’Università di Sydney;
Ana Peláez Narváez (Spagna), responsabile delle relazioni internazionali della Spanish Organization of the Blind;
Germán Xavier Torres Correa (Ecuador), Vice-Presidente del National Council on Disabilities; Cveto Uršic (Slovenia), direttore generale dell’Ufficio per le Persone con Disabilità del Ministero del lavoro, della famiglia e degli affari sociali;
Jia Yang (Cina), direttore e fondatrice del comitato femminile della China Association of the Blind.

I dodici esperti resteranno in carica per quattro anni e il Comitato sarà operativo a partire dal 1 gennaio 2009.  Ad oggi sono 136 i Paesi che hanno firmato la Convenzione, e 41 quelli che l’hanno ratificata. Il protocollo opzionale invece è stato firmato da 79 paesi e ratificato da 25.


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