Non profit

Disabilità e S.Va.M.Di.

Presentata a Padova la nuova Scheda Valutazione Multidimensionale Disabili

di Associazione Istituto Cortivo

Disabilità. Presentata a Padova la nuova Scheda Valutazione Multidimensionale Disabili (SVaMDI)

“C’è da oggi nel territorio veneto, nelle aziende sociosanitarie, un nuovo strumento tecnico, ma fondamentale per le ricadute sociali che comporta, che valuta in modo aggiornato sec ondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il livello di disabilità che riguarda una persona, uscendo dagli standard insufficienti fin qui seguiti per aiutare la persona con disabilità.

Si tratta di una scheda che sarà usata in tutti i servizi per disabili del Veneto, unica, omogenea come linguaggi e parametri adottati (mentre ora sono diversi tra diverse ULSS) e che darà così la possibilità di costruire, assieme ai servizi, un progetto di vita autonomo e individualizzato sulle caratteristiche dell’individuo disabile e facilitatore di una sua buona integrazione sociale”.

La scheda si chiama tecnicamente S.Va.M.Di. e si decifra così: scheda di valutazione multidimensionale per i disabili, la cui elaborazione e sperimentazione si deve principalmente, oltre alla Regione Veneto, all’”Opera Don Calabria& rdquo; di Verona.”

C’era un pubblico di quattrocento operatori delle Aziende ULSS e dei servizi e del privato sociale ad ascoltare queste parole di Stefano Valdegamberi, assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, che ha aperto i lavori del seminario regionale “Dalla S.Va.M.Di. al Progetto di vita” che si è svolto al Centro Congressi “Papa Luciani” di Padova, promosso dalla Giunta veneta e dal Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona.

Attualmente sono 21.349, secondo i dati 2007, le persone seguite costantemente da operatori sociosanitario (dai bambini a scuola, alle persone seguite sul lavoro, etc), con una spesa totale a carico della Regione Veneto per tutto il settore che è passata da 73,8 milioni di euro nel 2007 a oltre 83 milioni di euro nel 2009 destinati soprattutto alla residenzialità e alla domiciliarità.

“Questo strumento  – ha aggiunto Valdegamberi – che non è solo di valutazione ma anche di raccolta omogenea di dati, apre un percorso innovativo non solo per i servizi e gli operatori che operano quotidianamente nel settore ma per i disabili stessi e le loro famiglie. Ora adottiamo criteri abbastanza generici per valutare la disabilità: parliamo di disabilità media o grave. Con questa scheda invece la persona disabile  sarà considerata nella sua specificità, nel suo valore e nella sua potenzialità. La cosa – ha aggiunto – diventa importante e significativa anche da un punto di vista delle risorse, perché metodi e linguaggi e valutazioni comuni tra tutti i servizi veneti, permetteranno anche una considerevole economia di spesa”.

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La disabilità è uno dei principali settori dell’assistenza sociale, cui sono riferiti i percorsi di formazione di base relativi all’OSA per Disabili, insieme con i frequenti approfondimenti disciplinari e seminari di aggiornamento organizzati nel corso dell’anno dall’Istituto Cortivo.


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