Volontariato

Disabili, Stanca: “In arrivo la legge sull’informatica”

Con questa disciplina l'Italia sara' il primo Paese in Europa ad avere un quadro normativo esauriente sull'accessibilit

di Redazione

”La legge per favorire l’accesso delle persone disabili agli strumenti informatici sara’ approvata entro l’anno”. Lo ha annunciato il ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca, alla Conferenza di chiusura dell’Anno europeo dei disabili, in corso a Roma. ”Il testo -ha aggiunto- ha gia’ avuto il via libera, all’unanimita’, dalla Camera e il 10 dicembre comincera’ l’esame al Senato. Con questa disciplina l’Italia sara’ il primo Paese in Europa ad avere un quadro normativo esauriente sull’accessibilita”’. E un riconoscimento internazionale al disegno di legge, come normativa esemplare per il superamento delle barriere digitali, e’ arrivato ieri in occasione di un convegno sull’invecchiamento promosso a Washington dalla Ue e dal governo statunitense. L’obiettivo, ha dichiarato il ministro, ”e’ quello di promuovere una societa’ basata sulle tecnologie dell’informazione per tutti. I portatori di disabilita’, infatti, sono una componente rilevante della societa’, che deve trovare piena cittadinanza grazie anche a politiche basate sull’Ict”. La legge, ha spiegato il ministro, ”garantira’ il diritto di accesso ai servizi informatici della pubblica amministrazione centrale e locale. Per i siti di nuova realizzazione il rispetto dei requisiti sara’ obbligatorio e prevediamo che, in tre anni, tutti i portali della Pa saranno accessibili. Mentre, per i privati, non sara’ un obbligo, ma un fattore di stimolo a promuovere l’accessibilita’ dei loro siti attraverso forme di autocertificazione riconosciute dal governo”. Il disegno di legge prevede, inoltre, che tutti i libri di testo delle scuole siano resi disponibili in formati leggibili anche al computer da non vedenti, per esempio attraverso la voce artificiale. ”E’ un progetto del Miur -ha detto Stanca- da noi sostenuto e condiviso e, a quanto ci risulta, e’ il primo al mondo”. Nel testo si parla, poi , di telelavoro, come strumento per una reale integrazione dei disabili nell’ambiente di lavoro sia pubblico sia privato.


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