Politica

Disabili, protesta dei genitori in Campania

"Non è mai stata applicata la 328. I nostri figli vengono trattati come rifiuti solidi urbani"

di Redazione

Si rivolgono al presidente del Consiglio, Romano Prodi, i genitori di un centinaio di ragazzi disabili campani, dismessi forzatamente dai convitti o semiconvitti in cui erano ricoverati. Lo hanno fatto presentando una lettera al prefetto di Napoli, Renato Profili, a cui chiedono di farsi portavoce presso il capo del Governo della condizione dei loro figli. E questa mattina una clamorosa protesta si e’ svolta proprio sotto il palazzo della Prefettura, in piazza del Plebiscito. Circa 300 i presenti che hanno mostrato sacchetti di immondizia con sopra riprodotte le foto dei ragazzi disabili che non potranno piu’ frequentare i convitti. ”Rifiuti solidi umani”, cosi’ si leggeva su uno striscione. ”Il problema – spiega Toni Nocchetti del coordinamento genitori Tutti a scuola, che ha organizzato la manifestazione – e’ che in Campania, contrariamente ad altre regioni e’ inapplicata la 328 del 2000, la legge quadro sulla disabilita’ che prevede, tra l’altro, che queste strutture devono essere a carico non solo del servizio sanitario nazionale ma anche dei Comuni”. In Campania, continua Nocchetti, ”nessun Comune ha mai attivato centri socio-assistenziali con la conseguenza che in questa regione il costo per un disabile e’ il doppio rispetto a quello del Trentino, per esempio, ricevendo pero’ un quarto del servizio. E ora, bisogna fare i conti anche con queste dismissioni forzate senza che sia stata stabilita un’alternativa”. Alla Regione i genitori e il Coordinamento che li rappresenta chiedono il ritiro immediato delle dismissioni e l’approvazione di una delibera che stablisca risorse chiare e l’attivazione di strutture da parte dei Comuni.


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