Politica

Disabili, l’ultimo pasticcio

Emendamento Pdl: più alunni nelle classi con bambini con handicap. L'intervento di Bomprezzi su Rai 3

di Antonio Sgobba

La manovra finanziaria contro i disabili. Ancora una volta. Dopi i tagli annunciati e poi ritirati agli assegni di invalidità, arriva un’altra “gaffe” dai banchi della maggioranza. Si tratta di un emendamento firmato dai senatori Giuseppe Esposito e Cosimo Latronico, del PdL. Prevede l’aumento nel numero massimo di bambini nelle classi frequentate da alunni con disabilità. Il limite oggi è di 20 alunni (DPR 81/2009, articolo 5.2). «La prospettiva è quella di classi sempre più sovraffollate che mettono a rischio la qualità stessa dell’istruzione e dell’inclusione scolastica», hanno commentato Fish e Fand, associazioni dei disabili. «Un atto, quindi, gravissimo che colpisce, ancora una volta, i più deboli – continuano i presidenti Barbieri e Pagano – Un danno che riguarda tutti i bambini, siano essi disabili o meno e che provocherà un numero altissimo di contenziosi ineluttabilmente persi dalle Amministrazioni scolastiche».

Ieri in serata è arrivata l’impacciata e abituale marcia indietro dei due relatori: «Lo scopo e l’obiettivo è quello di ridurre il numero degli iscritti all’interno delle classi in cui ci sono alunni affetti da disabilità. Perciò non c’è volontà di penalizzare i disabili nelle scuole, piuttosto quello di favorire l’apprendimento e la scolarizzazione di questi grazie a classi sempre meno affollate», precisano i due in una nota. 

Peccato che l’emendamento dica l’esatto contrario. Non sembrano convinti dell’autodifesa neanche gli stessi Esposito e Latronico: «Per questa ragione, qualora il testo dell’emendamento possa dare adito a fraintendimenti di sorta – scrivono i senatori – affidiamo al Relatore e al Governo, in sede di formulazione del maxi-emendamento, il compito di adottare quelle scelte che consentano di raggiungere l’obiettivo di una migliore integrazione dei soggetti affetti da disabilità nel contesto scolastico». La palla passa quindi al Governo, che dovrà sistemare l’ultimo pasticcio combinato in Commissione Bilancio.

NELLA FOTO DI GIANCARLO COSIO LA MANIFESTAZIONE DI ROMA DEL 7 LUGLIO

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