Welfare

Disabili in piazza per evitare il collasso del sistema

Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas conferma la presenza dell'associazione alla manifestazione nazionale del 31 ottobre: «Manifesteremo contro lo scempio del sistema sociale e sanitario»

di Antonietta Nembri

Non basta. Non bastano i piccoli miglioramenti apportati al testo della legge di stabilità per smobilitare la protesta di Anffas. Lo dice chiaramente il presidente dell’associazione nazionale famiglia di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, Roberto Speziale che ricorda come nonostante dal testo di stabilità siano state eliminate le paventate previsioni relative alla stretta sui permessi lavorativi ex legge 104/92 ed assoggettabilità ai fini Irpef delle pensioni di invalidità, «non possiamo assolutamente dirci sollevati e soddisfatti e per questo confermiamo che saremo in piazza, insieme a Fish ed alle organizzazioni della rete Cresce il welfare, cresce l’Italia per manifestare contro lo scempio del sistema sociale e sanitario nel nostro Paese cui assistiamo ormai da troppo tempo».

A rendere impossibile per l’associazione, che è in stato di mobilitazione permanente ormai da diversi mesi, uno sguardo meno preoccupato sul futuro del welfare sono soprattutto le gravi ripercussioni dei continui tagli al sistema sanitario e sociale sulla vita e il rispetto dei diritti delle persone con disabilità e le loro famiglie. Anche per questo Anffas aveva annunziato– all’indomani dell’approvazione del disegno di legge – la propria partecipazione alla manifestazione del 31 ottobre.
«Abbiamo letto con attenzione il testo del disegno di legge e non possiamo che manifestare grande preoccupazione per tutta una serie di misure che nello stesso sono contenute: tra tutte i nuovi tagli agli enti territoriali e quelli che dovranno pesare su scuola e sanità, nonché l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali e le ripercussioni, anche fiscali, che ci saranno sulla tenuta in generale delle famiglie, soprattutto quelle incapienti o con situazioni di svantaggio. Si aggiunge inoltre a queste la previsione del passaggio all’Inps delle competenze per la stesura della Diagnosi Funzionale per gli alunni con disabilità, misura che potrebbe comportare ulteriori disagi ad alunni che già fanno i salti mortali per vedersi riconosciuto il proprio diritto ad un’istruzione di qualità» prosegue Speziale. Una prima analisi delle misure previste dal disegno di legge di stabilità, è online al sito www.anffas.net

Speziale prevede che queste nuove misure «si tradurranno in ulteriori tagli a disponibilità e qualità di servizi essenziali per persone e famiglie già spesso allo stremo delle forze, anche perché si innestano su un sistema ormai gravemente compresso, che non regge più e che continua a scaricare il peso e il costo della crisi sulle persone e sulle famiglie più vulnerabili, come appunto quelli in condizione di disabilità».
Il presidende di Anffas conclude osservando come l’associazione vorrebbe oggi essere in prima fila «per discutere di come far avanzare questo nostro Paese, di come costruire un modello di sviluppo improntato al rispetto dei diritti umani di tutti i cittadini, di come garantire la concreta applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità». E invece: «Ancora una volta, siamo costretti – nostro malgrado – a scendere in piazza per evitare che ci vengano sottratti pezzi di vita e di diritti ed a presidiare una continua trincea per evitare che questo sistema arretri fino al collasso, con danni irrimediabili per tutti e proprio per questo auspichiamo che insieme a noi sia l’intera collettività a manifestare a Roma il 31 ottobre»
 


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