Famiglia

Disabili gravi, pensione anticipata a chi assiste

I contenuti della pdl che sarà lanciata il 1° febbraio

di Benedetta Verrini

Un progetto di legge nel quale si prevede che l?assistenza familiare ai disabili gravi e gravissimi sia equiparata ai lavori usuranti e consenta il prepensionamento: è il cuore del provvedimento presentato alla Camera dall?onorevole Katia Bellillo e co-firmato da 64 deputati, che sarà lanciato nel corso della prima Giornata nazionale per le famiglie di disabili gravi.

Stanno aspettando da almeno 12 anni un segno concreto dal mondo politico: sono le migliaia di famiglie italiane che hanno in carico un disabile grave o gravissimo, e che si trovano spesso sole nella gestione logorante della quotidianità.

La risposta, o meglio le risposte, forse stanno per arrivare da un progetto di legge presentato alla Camera da Katia Bellillo (Comunisti italiani) e da un impegno più complessivo che governo e parlamento dovranno assumere davanti alle famiglie il prossimo primo febbraio, quando a Roma si celebrerà la prima Giornata nazionale per il sostegno alle famiglie di disabili gravi e gravissimi.

Se si considera che l?ultima rilevazione Istat del 2004 censiva circa un milione 600mila disabili con età inferiore ai 65 anni, di cui il 41% con handicap grave e gravissimo, non è difficile comprendere l?ampiezza e la complessità del problema vissuto da tanti genitori, spesso trascurati dai presidi pubblici e obbligati a fornire assistenza ai propri cari 24 ore su 24, per un periodo indefinito e tendenzialmente permanente. Il testo elaborato dalla Bellillo (pdl 1902) punta a far sì che l?assistenza familiare ai disabili gravi e gravissimi venga equiparata ai lavori usuranti, con possibilità di accedere ai benefici e alle facilitazioni accordate, in termini di età sia anagrafica che contributiva, ai lavoratori che svolgono mansioni di maggiore usura (come, per esempio, i lavoratori esposti all?amianto).

Si tratta sostanzialmente di aggiungere la nuova categoria del lavoro familiare ?usurante? a quelle già previste nella tabella A del dlgs 374 del 1993, che elenca i tanti ?mestieri a rischio? e li definisce come quelli «per il cui svolgimento è richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee». All?interno di questa normativa, i genitori di disabili gravi e gravissimi arriverebbero a ottenere il diritto fino a un massimo di 60 mesi di prepensionamento.

Integrando una piattaforma normativa già sperimentata, la pdl Bellillo ha maggiori chance di essere approvata in tempi brevi e senza correttivi. In questo momento a Montecitorio molti deputati stanno apponendo la loro firma al testo, e al Senato è stato depositato un progetto analogo dal senatore Giuseppe Di Lello (Rc), in modo da velocizzarne ulteriormente l?iter.Per sensibilizzare l?opinione pubblica e il mondo della politica a questa grande battaglia di civiltà e di solidarietà (e perché si giunga all?approvazione definitiva della legge), il Coordinamento delle famiglie di disabili gravi ha deciso, in occasione della Giornata nazionale, di promuovere una grande mobilitazione e raccogliere firme per sostenere anche con una petizione popolare il progetto di legge.

Per saperne di più: http://digilander.libero.it/prepensionamento

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