Welfare
Disabili e lavoro: la ricetta milanese
Collocamento mirato dopo aver preparato il terreno con un progetto sperimentali per dare a ogni persona disabile il posto giusto
La persona giusta al posto giusto. E’ questa la filosofia che ha guidato la provincia di Milano nel suo progetto per rispondere alla legge sul collocamento obbligatorio dei disabili. E ora dopo mesi di lavoro si raccolgono i primi frutti. Questa mattina, infatti, la Commissione Provinciale per le Politiche del Lavoro di Milano ha approvato in via definitiva lo schema di convenzione per l’inserimento dei disabili in aziende private ed enti pubblici. Con l’approvazione della convenzione si potràdare avvio all’inserimento di 5832 disabili su un totale di 13472 iscritti nelle graduatorie provinciali del collocamento obbligatorio. Ad oggi le aziende che si sono rese disponibili alla stipula della convenzione sono circa 2500. E sono state proprio le aziende a manifestare una richiesta che sfiora le 6mila unità, mentre, va tenuto presente che sono 4464 i disabili che al termine del progetto (una serie di colloqui approfonditi fatti circoscrizione per circoscrizione) si sono detti disponibili. Quindi ci sono ancora circa 1500 posti disponibili per l’inserimento.
L’inserimento lavorativo dei disabili – sottolinea una nota della provincia di Milano – sarà l’ultimo capitolo di un complesso programma sperimentale, attraverso il quale si è passati per la prima volta in Italia dal collocamento obbligatorio alla cultura del collocamento mirato. Il programma, denominato “Match”, si è sviluppato nell’ultimo anno, attraverso una serie di interviste in profondità, che hanno accertato le esigenze delle aziende e le reali mansioni lavorative dei disabili.
L’assessore al Lavoro Cosma Gravina, che presiede la Commissione, ha commentato: “Abbiamo finalmente portato a termine un programma ambizioso, con il quale volevamo salvaguardare la dignità della persone e i bisogni effettivi delle aziende. Con questo sistema di convenzionamento potremo finalmente collocare la persona giusta al posto giusto”.
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