Cultura
Disabili: cresce in Veneto (5%) contributo regionale
Per gli anziani non autosufficienti, per i disabili ospitati nelle diverse strutture residenziali del Veneto e per le loro famiglie, l'anno nuovo si apre bene
di Paolo Manzo
Per gli anziani non autosufficienti, per i disabili ospitati nelle diverse strutture residenziali del Veneto e per le loro famiglie, l’anno nuovo si apre con la novità del sostanzioso aumento del contributo regionale di un +5% a favore delle rette.
Dal 1 gennaio di quest’anno, infatti, la Giunta veneta aumenta del 5%, rispetto a quanto erogato nel 2001, la quota di rilievo sanitario per il pagamento delle rette pro-capite e pro-die per i circa 22 mila anziani non autosufficienti e circa 1.700 disabili ospitati nelle strutture residenziali e semiresidenziali del Veneto, come case di riposo, centri diurni, residenze sanitarie assistenziali.
A darne notizia è l’assessore regionale alle politiche sociali, Antonio De Poli, ricordando che la Giunta regionale ha fatto approvare in tal senso dal Consiglio regionale uno specifico emendamento alla legge finanziaria regionale.
”È una risposta puntuale, concreta e positiva –sottolinea l’assessore De Poli, all’aumento delle rette da parte degli enti gestori dei servizi residenziali e riconferma la politica di attenzione riservata dal governo veneto al settore della non autosufficienza e della disabilità”.
Sempre con lo stesso emendamento, la Giunta veneta si è impegnata inoltre ad emanare disposizioni alle aziende Ulss affinché il 20% del 5% di aumento totale del contributo per le rette possa essere destinato ad accrescere l’offerta di servizi residenziali, semiresidenziali e di assistenza domiciliare integrata.
Su questo aspetto particolare, De Poli osserva che ”si è voluto inserire nella finanziaria un elemento innovativo, di grande rilevanza, che offre alle strutture del territorio (Comuni, Ulss, privato-sociale) maggiori opportunità di investimento finanziario, per accrescere la rete dei servizi di accoglienza in tutte le loro tipologie”
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