Volontariato

Disabili: bene il richiamo dei vescovi alla dignità dei malati

Così il presidente dell'associazione nazionale mutilati e invalidi civili (ANMIC), Giovanni Pagano

di Redazione

”La dignita’ della persona disabile o sofferente per una grave malattia deve essere indiscutibile, non puo’ essere valutata in base ad un concetto cinico di ”efficienza’ lavorativa o di mera utilita’ economica”. La Associazione nazionale mutilati e invalidi civili (ANMIC) – sottolinea il Presidente nazionale Giovanni Pagano – ”non puo’ dunque che plaudire al forte richiamo morale espresso dalla Cei (Conferenza episcopale italiana) nel corso del convegno sul futuro della riabilitazione in Italia”.
”L’indifferenza e la mancanza di solidarieta’ concreta della societa’ attuale – sostiene Pagano – si traduce in una carenza gravissima di servizi socio-sanitari e assistenziali che lasciano ancora nel piu’ completo abbandono i malati e le loro famiglie. Eppure, una societa’ civile ed avanzata dovrebbe saper programmare e destinare risorse per l’accoglienza ed il recupero riabilitativo dei suoi cittadini piu’ svantaggiati. Invece, ancora oggi, nell’80% dei casi i nuclei familiari con anziani non autosufficienti e disabili non ricevono alcun aiuto da parte dei servizi pubblici”.
Il recupero lavorativo e’ certo importante, precisa ancora Pagano, ”ma vorremmo che il valore e la dignita’ di una persona con un grave handicap non trovasse ascolto solo da parte della Chiesa (da sempre testimone a difesa del valore universale della vita), ma anche da parte del mondo istituzionale e politico”.


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