Welfare
Disabili: al via ‘Lincs’ per inserimento lavorativo
Al via la sperimentazione promossa dal ministero del Welfare e Italia Lavoro
Parte da Milano la verifica sull’efficacia della riforma Biagi per l’ inserimento sociolavorativo dei disabili. È stato, infatti, presentato, a Milano, ‘Lincs’ (Lavoro e Inclusione Sociale), un progetto promosso dal ministero del Welfare e realizzato dall’agenzia governativa Italia Lavoro, che ha l’obiettivo di verificare l’applicabilità e l’efficacia dell’articolo 14 della legge di riforma del mercato del lavoro, grazie al quale i servizi per l’impiego possono stipulare convenzioni quadro con cooperative sociali di tipo B, con associazioni imprenditoriali e sindacali, per avviare percorsi d’inclusione di persone svantaggiate. L’iniziativa sarà attuata anche in altre 9 aree del Paese e andrà a sostenere, nella realizzazione delle politiche attive a favore dei lavoratori svantaggiati, province, aziende e cooperative sociali. Al convegno, presieduto da Giovanni Daverio, direttore generale per la Famiglia del ministero del Welfare, sono intervenuti anche il sottosegretario al Welfare, Grazia Sestini, Marco Sartori, presidente di Italia Lavoro, Alberto Guglielmo, assessore al Lavoro e Formazione della regione Lombardia, Luigi Vimercati, assessore al Lavoro della provincia di Milano, Michele Tiraboschi, docente di Diritto del lavoro all’Università di Modena e Reggio Emilia, e Mario Conclave, responsabile di ‘Lincs’ per Italia Lavoro.
Sestini, legge Biagi rivoluziona occupabilità persone disabili
?Il progetto Lincs si inserisce -dichiara a LABITALIA il sottosegretario al Welfare, Grazia Sestini- nel piu’ ampio spettro delle politiche per la disabilità, individuate bene nel 2003, Anno europeo per le persone con la disabilità. Sono tre i filoni su cui dobbiamo insistere: l’assistenza, l’accessibilità e l’inserimento sociolavorativo (formazione e occupazione). Con la riforma Biagi -spiega- per la prima volta si inserisce all’interno di una legge generale sul lavoro un articolo specifico sulla disabilità. È una rivoluzione, resa possibile anche dalla presenza nel nostro Paese di un Terzo Settore molto avanzato?. Per Sestini, infatti, il percorso di inclusione ?vede il sistema del welfare accanto al sistema del lavoro?. ?Ma -avverte il sottosegretario- sia l’articolo 14 sia la legge 68 (quella sul collocamento obbligatorio dei disabili, ndr) per funzionare davvero hanno bisogno della collaborazione di tutti, in primis delle regioni. Per questo, avviamo un progetto per testare l’adeguatezza dello strumento verso le aziende e verso la domanda di lavoro?
Daverio, sviluppo territoriale e inclusione sociale vadano assieme
?Il progetto ‘Lincs’ lega lo sviluppo territoriale e l’inclusione sociale -dice a LABITALIA Giovanni Daverio, direttore generale per la Famiglia del ministero del Welfare- alla luce di quanto stabilito con l’articolo 14 della legge Biagi, che non fissa piu’ parametri rigidi (dal centro alla periferia) per il collocamento dei disabili, ma inserisce un rapporto diretto con il mondo delle cooperative sociali che assumono l’impegno di impiegare i disabili?. ?I punti fondamentali emersi dal confronto di oggi -afferma Daverio- sono due. Il primo è che l’articolo 14 non è una misura alternativa alla legge 68, ma semmai integrativa e il secondo è che la soluzione al problema dell’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro avviene attraverso azioni di sistema che si svolgono sul territorio?. Per questo, sottolinea, è importante ?la scelta fatta all’origine, ossia quella non di esprimere valutazioni a priori, ma di capire come e se si possa attuare la norma?. (segue)
Sartori, verifica a un anno dall’entrata in vigore
?Con ‘Lincs’ Italia Lavoro procede a effettuare una verifica dell’applicazione dell’articolo14 del decreto 276 a un anno esatto dalla sua entrata un vigore. Un aspetto importante, perchè in Italia spesso si fanno le leggi, ma poi ci si dimentica di verificarne l’efficacia?. Cosi’ Marco Sartori, presidente di Italia Lavoro, riassume a LABITALIA il ruolo dell’agenzia tecnica. ?Andare sul campo, parlare con le regioni, le province, le imprese, il mondo dell’associazionismo, insomma -ribadisce- con tutti i soggetti coinvolti dalla legge. Questo è il compito che svolge Italia Lavoro, impegnata in prima linea su un fronte, quello dell’inserimento lavorativo delle fasce svantaggiate, molto delicato e che spesso viene percepito in maniera sbagliata?. Per Sartori, di questa iniziativa si puo’ ?già tracciare un primo bilancio positivo?. ?Basti pensare -aggiunge- che alla sperimentazione hanno aderito città sia del Nord che del Sud Italia?. E, per rafforzare l’azione volta all’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, è in arrivo anche un’altra iniziativa. ?Inseriro’ nel nuovo comitato scientifico dell’agenzia tecnica del Welfare -annuncia Sartori- una persona esperta proprio di questi problemi?.
Conclave, entro novembre al via a Lecce e a Roma
?In questa giornata milanese, abbiamo presentato esperienze di territori che hanno lavorato molto intorno all’articolo 14 della legge Biagi. È il caso di Treviso, dove si cerca di portare avanti l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro, attraverso l’affidamento di commesse a cooperative sociali?. Mario Conclave, responsabile del progetto per Italia Lavoro, illustra così a LABITALIA i contenuti della giornata odierna. ?Per l’occasione -spiega- abbiamo fatto il punto delle sperimentazioni, che per ora si trovano sei al Nord, due al Centro e due al Sud. Entro novembre, a Roma e a Lecce, si terranno due incontri di lancio del progetto ‘Lincs’. Con i territori che hanno presentato l’intenzione di aderire, invece, stiamo predisponendo piani operativi congiunti, mettendo a fuoco gli aspetti piu’ interessanti per ogni singola zona?.
Vimercati , più poteri alle province e più risorse per incentivi
?Abbiamo stanziato per questo progetto, per il biennio 2005-2006, 2 milioni di euro finalizzati all’inserimento lavorativo di circa 300 disabili psichici?. Lo annuncia a LABITALIA Luigi Vimercati, assessore al Lavoro, Sviluppo economico, Innovazione e Attività economiche della provincia di Milano. Vimercati spiega anche che ?ci siamo concentrati sui disabili psichici proprio perchè sono una tipologia fra le piu’ difficili da collocare?. La sperimentazione è appena partita, ma per ora, aggiunge l’assessore, ?i dati non sono molto soddisafacenti?. ?In questi primi quattro mesi di attività -dice Vimercati- hanno risposto al bando solo 20 progetti. Ma noi ce ne aspettiamo in due anni almeno 300?. ?Quello che ancora manca -sottolinea Vimercati- sono dei poteri più forti alle province che devono poter intervenire presso quelle aziende che ancora troppo spesso evadono dall’obbligo di collocare i disabili?. Non solo. ?Ci vogliono anche più risorse -conclude l’assessore- perchè, specialmente in questo momento di difficoltà economica, occorre dare incentivi alle aziende per l’assunzione di disabili?.
info:
www.italialavoro.it
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