Formazione

Disabili: 5 grandi associazioni diventano “d’interesse nazionale”

Il riconoscimento é teso a riaffermare la loro particolare posizione.

di Benedetta Verrini

Il primo luglio scorso la commissione Affari costituzionali del Senato, riunita in sede deliberante, ha approvato in testo unificato le proposte di legge S.1465, 1073, 1095, riguardanti il «riconoscimento dell?interesse pubblico nazionale in favore di talune associazioni». Si tratta degli enti «di cui alla tabella B allegata al decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 6161, cioè l?Anmic – Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, l?Amnil – Associazione nazionale fra mutilati e invalidi del lavoro, l?Ens – Ente nazionale sordomuti, l?Uic – Unione italiana ciechi e l?Unms – Unione nazionale mutilati per servizio». Il riconoscimento delle associazioni quali enti «di interesse pubblico nazionale», spiega la relazione alla proposta di legge, presentata dal senatore Nicola Mancino (Margherita) nel 2002, è teso a riaffermare e consolidare la particolare posizione di esse anche alla luce delle più recenti normative nazionali ed europee, volte a conferire un ruolo attivo, di iniziativa e di proposta, alle rappresentanze dei soggetti portatori di handicap. Il testo approvato prevede, tra l?altro, che le associazioni rappresentino le rispettive categorie dinanzi agli organi dello Stato e possano esercitare nei confronti dei soggetti portatori di handicap fisico, psichico e sensoriale, ciascuna per la specifica categoria di propria competenza, l?attività di informazione, di assistenza e di tutela, «con poteri di rappresentanza, con le medesime attribuzioni e modalità garantite a favore degli istituti di patronato e di assistenza sociale dalla legge 30 marzo 2001, n. 152». I soggetti interessati possono essere destinatari delle prestazioni anche se non sono iscritti all?associazione. Il provvedimento passa ora all?esame della Camera. Info: Senato della Repubblica


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