Welfare

Diritto d’asilo: sparito il siriano rimpatriato

Sa'id al-Sakhri, oppositore del governo di Damasco era stato fermato alla Malpensa e rispedito in patria. Di lui non si sa più nulla

di Redazione

La Sezione Italiana di Amnesty International ha denunciato oggi che Muhammad Sa?id al?Sakhri, l?oppositore siriano rimpatriato dall?aeroporto di Malpensa il 28 novembre scorso nonostante avesse fatto domanda di asilo politico, risulta ancora ?scomparso?. La moglie, Maysun Lababidi, è stata scarcerata insieme ai quattro figli minorenni ed è ospitata presso parenti nella città di Hama: deve presentarsi ogni settimana ai servizi di sicurezza e le è proibito lasciare la città. ?Temiamo che Muhammad Sa?id al-Sakhri si trovi ad Aleppo, nel nord della Siria, nelle mani dei servizi segreti militari, senza contatti col mondo esterno, e che possa subire o aver già subito maltrattamenti e torture? ? ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. Muhammad Sa?id al-Sakhri è accusato di aver militato nella Fratellanza musulmana, un movimento illegale di opposizione attivo in Siria dalla fine degli anni ?70, l?appartenenza al quale, sulla base della Legge 49 del 1980, è punibile con la pena di morte. Egli era sbarcato il 23 novembre all?aeroporto di Milano Malpensa – insieme alla moglie e ai quattro figli di 2, 6, 9 e 11 anni – proveniente da Baghdad, dove la famiglia aveva vissuto in esilio per 11 anni, via Amman. All?arrivo aveva presentato domanda di asilo politico, che le autorità italiane avevano respinto in modo del tutto sommario. Il 28 novembre tutta la famiglia al-Sakhri era stata rimpatriata in Siria. ?L?Italia è responsabile della sorte di Muhammad Said al-Sakhri. Il nostro paese deve porre rimedio alla grave violazione del diritto internazionale commessa rimpatriando un oppositore politico in un paese nel quale la sua vita è a rischio? ? ha sottolineato Bertotto. ?Per questo, Amnesty International sollecita ancora una volta le autorità italiane ad intervenire con la massima urgenza presso Damasco per garantire il rispetto dei diritti umani e l?incolumità fisica di Muhammad Sa?id al-Sakhri e dei suoi familiari?. Sul sito www.amnesty.it è possibile sottoscrivere un appello ai ministri degli Affari Esteri e dell?Interno in favore della famiglia al-Sakhri.


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