Politica

Diritto d’asilo più difficile

Approvato in via definitiva la legge comunitaria che definisce un quadro minimo di norme sul riconoscimento e la revoca dello status di rifugiato

di Redazione

Il 18 gennaio la Camera ha approvato in via definitiva la legge comunitaria che definisce un quadro minimo di norme sul riconoscimento e la revoca dello status di rifugiato. Il Consiglio italiano per i rifugiati ha espresso perplessità sulla parte della legge che limita la delega al governo in materia d?asilo.

Per la prima volta in Italia viene introdotto il concetto di «Paese d?origine sicuro» che potrà causare il diniego pressoché automatico di una richiesta presentata da un cittadino proveniente da un Paese che rientra in tale definizione, ledendo in tal modo il principio di soggettività che è alla base del diritto d?asilo. «Ogni richiesta di protezione», spiega Christopher Hein, direttore del Cir, «dev?essere esaminata individualmente e non su base di presupposti astratti e generalizzati. E poi: chi decide, e su quali basi, se un Paese d?origine è sicuro?». Va comunque riconosciuto che, durante il dibattito della legge al Senato, è stato approvato un emendamento per cui il richiedente può invocare gravi motivi, tra i quali anche repressioni di comportamenti e orientamenti sessuali, per ottenere il diritto d?asilo.


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