Welfare
Diritto al gioco, nessun bambino ne sia escluso
Al via il 28 maggio, giornata mondiale del gioco, l'iniziativa promossa dall'Autorità garante nazionale infanzia e adolescenza (Agia) e dalla Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia). Nel corso della giornata eventi inclusivi per bambini e ragazzi con disabilità insieme agli altri coetanei
di Redazione
L’Autorità garante nazionale infanzia e adolescenza (Agia) e la Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia) hanno lanciato per il 28 maggio, giornata mondiale del gioco, l’iniziativa “Giocare tutti, nessuno escluso”.
Il documento del gruppo di lavoro Agia sull’accesso al gioco e allo sport per i bambini e ragazzi con disabilità presentato ai primi di maggio descrive rilevanti criticità nell’accesso al gioco per i bambini con disabilità.
«Il documento evidenzia una rilevante differenza nelle regioni italiane sia nella diversa considerazione dell’importanza del gioco da parte delle famiglie, sia nella diversa attenzione da parte delle istituzioni e nell’effettiva accessibilità di spazi e servizi, soprattutto per i bambini con disabilità complessa o autismo» – sottolinea Massimo Molteni, consiglio direttivo della Sinpia . «In molte realtà, sia i genitori sia gli operatori (ma anche i ragazzi a sviluppo tipico) tendono a connotare il gioco come elemento riabilitativo e non come azione di piacere e divertimento. Il gioco, soprattutto spontaneo, è invece fondamentale per lo sviluppo di tutti i bambini, consente di sperimentarsi, costruire relazioni con altri e sviluppare flessibilità e creatività, è attività fine a stessa e indispensabile per il benessere e la salute mentale».
«Per consentire ai bambini con disabilità di poter giocare davvero insieme agli altri, è però necessario pensare di volta in volta a come modificare ambiente e giochi per accoglierli» – aggiunge Andrea Guzzetta, coordinatore della sezione di riabilitazione della Sinpia -. «Per un bambino con gravi difficoltà motorie, servono luoghi senza barriere architettoniche, ma anche giochi che possa maneggiare senza difficoltà. Per un bambino che non parla, è indispensabile avere a disposizione giochi modificati con strumenti di comunicazione aumentativa. Per un bambino autistico, potrebbe essere importante ridurre il rumore di fondo e la numerosità del gruppo. Soprattutto è necessario che adulti e coetanei abbiano appreso come interagire e modificare di volta in volta il gioco».
«Per questo Sinpia ha scelto di attivare laboratori diffusi che uniscano bambini con disabilità, coetanei e adulti, in cui sperimentare insieme le strategie per modificare il gioco e scoprire la possibilità di divertirsi insieme – conclude Antonella Costantino, Presidente della Sinpia – In particolare, i coetanei, se adeguatamente sensibilizzati, sono straordinari nel cogliere cosa permette di interagire davvero e nell’estenderne spontaneamente l’utilizzo in tutti i contesti».
Sinpia ha invitato tutti i soci e i servizi di neuropsichiatria infantile e di riabilitazione ad attivare iniziative che diffondano strategie su come sia possibile giocare in modo inclusivo con tutti i bambini. Eventi mirati si terranno a Catania, Milano, Cremona, Lecco, Como, Crema. La lista completa è in continuo aggiornamento sul sito di Agia.
Foto di apertura: Nathan Anderson/Unsplash
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