Non profit

Diritto al cibo: come nascono e si combattono le disuguaglianze

Intervita lavora a fianco di 10 classi della secondaria di primo grado sul tema della sicurezza alimentare nel Sud del mondo con approccio partecipativo che offre agli studenti un ruolo attivo

di Intervita

Milano, 4 aprile 2011 – Da dove viene il cibo che c’è nella nostra dispensa e nei supermercati e perché la vasta Cina dispone di meno cibo della più piccola e ricca Europa? Sono solo alcuni degli spunti offerti dagli operatori di Intervita specializzati nella formazione agli studenti di 10 classi di Milano (Istituto Don Orione) e Novate Milanese (Istituti Rodari e Vergani) per affrontare il tema del diritto al cibo attraverso un approccio partecipativo che permetta ai ragazzi di contribuire attivamente al dibattito sui tanti interrogativi aperti.

 

“È fondamentale che i ragazzi siano parte attiva del processo di educazione allo sviluppo, spiega Daniela Bernacchi, direttore generale di Intervita Onlus. Solo così i concetti si possono radicare e dare vita a riflessioni individuali e soprattutto a comportamenti nuovi in grado di supportare l’impegno verso lo sviluppo dei paesi del Sud del mondo e delle Ong che, come noi, li appoggiano e promuovono i temi della disuguaglianza e del rispetto dei diritti.”

 

Tra i laboratori proposti, i ragazzi hanno particolarmente apprezzato quello sulla produzione di cibo con le risorse disponibili nei diversi continenti, che li ha colpiti per le inique dinamiche di ridistribuzione alimentare che prescindono dalle reali necessità di un paese e della sua popolazione. Anche la ricerca dedicata ai temi della filiera corta, del consumo sostenibile e dell’impronta ecologica hanno catturato l’attenzione e li hanno motivati a cimentarsi nella coltivazione di piccoli orti in classe, in bicchierini di mater-bi che saranno poi trapiantati negli spazi verdi di cui dispongono le scuole. Tra le sementi coltivate, anche quella dello zucchino giallo friulano in via di estinzione.

 

Nel Sud del mondo, per prevenire la malnutrizione Intervita rafforza la capacità produttiva delle comunità più povere attraverso lo sviluppo e il recupero di colture e sistemi di allevamento che permettano di diversificare l’alimentazione e le fonti di reddito. Tra i diversi progetti, la Banca del Riso in Cambogia, sei magazzini di stoccaggio situati vicino alle scuole e gestiti da comitati locali, che forniscono il cibo a credito nei periodi di difficoltà e gli orti realizzati in 18 scuole della Tanzania, la cui cura è collegata a corsi di formazione sui metodi di agricoltura biologica destinati proprio agli studenti e alle loro famiglie. E ancora il focus sullo sviluppo sostenibile dell’agricoltura nel Salvador, e in particolare quella biologica, peraumentare la produzione e rafforzare l’autonomia alimentare delle comunità, per assicurare un’alimentazione adeguata e prevenire la malnutrizione dei bambini sotto i 5 anni.

 

Sostenere Intervita è semplice: basta accedere al sito www.intervita.it e seguire le indicazioni per donare (tramite versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, paypal o RID) oppure chiamare il numero 848 883388.

 

Chi è Intervita

L’Associazione Intervita Onlus è presente in Italia dal 1999 con la sede di Milano. E’ un’organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo, aconfessionale, apartitica e indipendente, che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli di popolazione nei paesi nel Sud del mondo. Per la realizzazione di progetti di sviluppo a medio e lungo termine Intervita Onlus opera con partner locali presenti nei Paesi del Sud del mondo. La peculiarità di Intervita Onlus è quella di realizzare progetti di sviluppo integrato: sceglie cioè di intervenire in zone con un alto indice di povertà dove, operando in diversi ambiti contemporaneamente (salute, istruzione, sicurezza alimentare, produzione, diritti dei bambini e delle donne, sostenibilità ambientale, partecipazione comunitaria), si propone di creare solide basi per uno sviluppo reale e duraturo delle comunità. Disponendo di team di professionisti in diversi settori, nel momento in cui si sono verificate catastrofi naturali nei paesi dove è presente, Intervita si è mobilitata per mettere a disposizione la propria esperienza nelle operazioni di primo soccorso e di ricostruzione, come in occasione dello tsunami che devastò la costa orientale dell’India nel dicembre del 2004 o dell’uragano Stan, che aveva colpito il Sud America e il Salvador nel 2005 e del ciclone Nargis in Myanmar nel maggio 2008.

Da dicembre 2010 Intervita Onlus aderisce all’Istituto Italiano della Donazione, che ne verifica annualmente i processi gestionali per l’uso chiaro e trasparente dei fondi raccolti.

DATI INTERVITA

42.000 sostenitori in Italia

800mila bambini, donne e uomini sostenuti da Intervita nelle comunità più povere del Sud del mondo

13 Paesi di intervento: Myanmar, Nepal, El Salvador, Nicaragua, Ecuador, Brasile, India, Cambogia, Filippine, Mali, Benin, Tanzania e Kenya.

 


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