Volontariato

Diritti umani: Tavola della pace, tornano le bandiere ai balconi

L'invito a costituire nelle città un comitato per il 60esimo della Dichiarazione

di Redazione

«E se nei prossimi 100 giorni ci impegnassimo tutti a difendere e promuovere i diritti umani? Tutti, da oggi al 10 dicembre. Nelle nostre citta’, nei nostri quartieri, nelle nostre scuole, nei posti dove lavoriamo, in Parlamento, in TV e sui giornali».

Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, lancia un nuovo appello a mettere i diritti umani al centro delle nostre attenzioni, della societa’, della politica e dell’informazione. ”Non c’e’ solo la Cina -prosegue Lotti- C’e’ un mondo di diritti violati. Ci sono la Georgia, la Russia, l’Afghanistan, i migranti… e c’e’ anche casa nostra dove c’e’ molto da fare per difendere e assicurare il rispetto dei diritti umani. Il calendario ci da’ una mano. Da oggi, 1 settembre, mancano esattamente 100 giorni al 10 dicembre, data in cui tutto il mondo celebrera’ il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani».

«A molti – continua Flavio Lotti – non gliene freghera’ proprio niente. Non sanno neanche cosa sono i diritti umani e men che meno sanno cos’e’ la Dichiarazione Universale. Non sanno che quel documento, scritto all’indomani di quella spaventosa tragedia della seconda guerra mondiale, parla di loro e dei loro diritti fondamentali. E che ottenere il loro rispetto per se’ e per gli altri renderebbe questa nostra esistenza un po’ migliore. Alcuni altri si riempiranno la bocca di espressioni retoriche e, cosi’ facendo, cercheranno di nascondere le proprie responsabilita’ e omissioni. Altri ancora (i sociologi dicono: una minoranza) cercheranno di cogliere anche questa opportunita’ per fare qualcosa di concreto. In ogni caso varrebbe la pena di ricordare a tutti che l’emergenza diritti umani o ci coinvolgera’ o ci travolgerà ».


«A 100 giorni dal 10 dicembre 2008, la Tavola della pace – prosegue il coordinatore – rilancia alcune proposte d’impegno a partire da un gesto semplice che possono fare tutti con un po’ di coraggio e senza troppa fatica, come appendere la bandiera dei diritti umani alla finestra (di casa, dell’ufficio, del Comune) o acquistare e indossare la maglietta dei diritti umani. E’ un modo semplice per dare voce ai diritti umani, per indicare in modo chiaro una scelta, una priorita’ e un impegno personale. Non e’ poco. Se lo facessero tutti, le cose andrebbero gia’ in un altro modo».

La Tavola della pace invita inoltre a ”costituire, in ogni citta’, un ‘Comitato per il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani’ coinvolgendo in particolar modo i giovani, le scuole, le associazioni, le organizzazioni sindacali, le parrocchie, il Comune, la Provincia e tutte le istituzioni interessate. Il Comitato potra’ definire un piano di lavoro cittadino teso a suscitare il piu’ ampio coinvolgimento dei cittadini”. La Tavola per la Pace propone quindi alcune idee di base. In primo luogo promuovere l’educazione ai diritti umani e alla pace nelle scuole; organizzare insieme una o piu’ manifestazioni cittadine il 10 dicembre; sollecitare i media locali ad occuparsi dei diritti umani e, infine, scrivere insieme “l’agenda politica locale dei diritti umani” definendo quali azioni politiche sono necessarie per meglio tutelare i diritti umani nella propria citta’.

 

 


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