Welfare

Diritti Umani: in Italia l’avvocato di Safyia

Hauwa Ibrahim, l'avvocato di Safyia e Amina, sarà ospitata dalla Circoscrizione Puglia di Amnesty International in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra oggi

di Selena Delfino

La Circoscrizione Puglia di Amnesty International, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra oggi, sta ospitando in Puglia e Basilicata la signora Hauwa Ibrahim, l’avvocato nigeriano che dal 1996 si e’ occupata di oltre 40 casi relativi alla Sharia, tra cui quelli di Safyia Hussaini e Amina Lawal, entrambe condannate alla lapidazione in Nigeria per aver avuto un figlio al di fuori del matrimonio e poi assolte. Il tour di Hauwa Ibrahim, ”Safyia, Amina e le donne discriminate in Nigeria… io le ho difese cosi”’, e’ partito da Foggia ieri e oggi tocca le citta’ di Matera, Taranto, Bari, per concludersi domani a Molfetta. L’iniziativa e’ patrocinata dai Comuni di Foggia e di Matera, dalla Provincia di Bari, dall’Ordine degli avvocati della provincia di Taranto. Ad ogni incontro viene proiettato il video della campagna ”Mai piu’ violenza sulle donne” che Amnesty International ha lanciato a marzo scorso e che ha come obiettivi principali non solo la risoluzione di casi di violazione dei diritti delle donne ma la realizzazione di collaborazioni ed iniziative di educazione ai diritti umani per far conoscere un fenomeno spesso scarsamente conosciuto e sottostimato, un abuso dei diritti umani su scala universale.

Donne di continenti e paesi diversi, di religioni, culture e retroterra sociali differenti, istruite o analfabete, ricche o povere, sia che vivano in situazioni di guerra o in tempo di pace, afferma Amnesty, sono legate dal filo comune della violenza spesso perpetrata da gruppi armati o sostenuti dallo Stato, dalla comunita’ o dalla loro stessa famiglia. ”La violenza sulle donne e’ spesso ancora nascosta o ignorata o tollerata e, cio’ che e’ peggio, non e’ considerata una violazione dei diritti umani – dichiara Agnese Berardini, di Amnesty Puglia – Questa giornata mondiale non deve servire solo a ricordare le tre donne della Repubblica Dominicana che vennero deportate, violentate ed uccise per aver voluto visitare dei prigionieri politici ma deve essere soprattutto un’occasione per accrescere la consapevolezza sulle violenza di genere e indicare che l’unica strada per ottenere dei risultati e’ l’impegno”.

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