Welfare

Diritti umani: gli Usa non entreranno nel Consiglio

Gli Stati Uniti avevano votato contro il nuovo organo Onu ma avevano garantito che vi avrebbero partecipato e l'avrebbero finanziato.

di Redazione

Gli Stati Uniti hanno confermato oggi di non avere l’intenzione di far parte del futuro Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu, che nelle prossime settimane sostituira’ l’attuale commissione, screditata perche’ nel suo seno c’e’ una serie di dittature come il Sudan o lo Zimbabwe. Lo ha affermato una fonte governativa, chiedendo di mantenere l’anonimato visto che l’annuncio non e’ ancora ufficiale. Complessivamente oltre venti Paesi di tutto il mondo si sono candidati, e la decisione di Washington veniva data per scontata gia’ nei giorni scorsi. Dopo l’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il nuovo Consiglio eleggera’ i suoi 47 Paesi membri il 9 maggio a Ginevra, dove la nuova istituzione, come quella precedente, avra’ la sede. Gli Stati Uniti sono l’unico Paese di spicco ad avere votato contro il nuovo Consiglio (giudicandolo non abbastanza diverso dalla precedente Commissione), ma Washington si era detta pronta a finanziarne i lavori e a parteciparvi. Al momento i candidati occidentali sono otto per sette seggi: Germania, Svizzera, Portogallo e Grecia hanno presentato una candidatura ufficiale; Canada, Gran Bretagna, Francia e Finlandia hanno annunciato l’intenzione di farlo. Le candidature est europee sono 5 per 6 seggi (Repubblica Ceca, Georgia, Ungheria, Ucraina e Lettonia), quelle africane una per 13 seggi (Algeria), quelle asiatiche due per 13 seggi (Bangladesh, Pakistan), quelle latinoamericane 5 per 8 seggi (Argentina, Brasile, Messico, Peru e Nicaragua).


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