Mondo

Diritti delle donne: Egitto ultimo nel mondo arabo

Maglia nera per Il Cairo nella classifica sulla condizione femminile nei 21 stati della Lega Araba (più la Siria). Le Isole Comore risultano le più virtuose: 20% di presenza femminile nei ministeri

di Francesco Mattana

L'Egitto, stando ai risultati di una ricerca,  risulta il posto peggiore per i diritti delle donne nel mondo arabo. 
Contribuiscono al piazzamento basso le molestie sessuali , gli alti tassi di mutilazione genitale femminile e una crescita dei gruppi islamici conservatori
 
Lo studio, che è stato portato avanti dalla Thomson Reuters Foundation , vede in cima alla classifica tra i Paesi più virtuosi l’Unione delle Comore (stato insulare dell’africa Orientale). 
Sono stati interpellati  più di 330 esperti di  violenze di genere, tenendo conto di 21 stati della Lega Araba e della Siria.
 
È il terzo studio annuale della Fondazione –da quando la “Primavera araba” si è affacciata nel 2011- che si concentra sullo specifico della condizione femminile
 
L’Iraq risulta secondo dopo l’Egitto in basso alla graduatoria. Poi vengono l’Arabia Saudita, la Siria e lo Yemen .
Oman, Kuwait, Giordania e Qatar seguono a ruota le Isole Comore, dove le donne detengono il 20 % delle posizioni ministeriali. 
 
È stato chiesto agli esperti di valutare fattori come la violenza contro le donne , i diritti legati alla riproduzione , il trattamento all'interno della famiglia e il ruolo in politica e nell’economia .
«Ci sono interi villaggi alla periferia del Cairo e altrove, dove la maggior parte dell'attività economica si basa sulla tratta delle donne e sui matrimoni forzati». Sono parole di Zahra Radwan, dell’Organizzazione non Governativa Global Fund for Women».
 
Il bilancio inerente le molestie sessuali è raccapricciante. Un rapporto delle Nazioni Unite del mese di aprile ha divulgato questa cifra impressionante: il 99,3 % delle donne e delle ragazze in Egitto ne è stata vittima.
Noora Flinkman, del sito egiziano Harassmap –che è nato per pubblicare le segnalazioni di molestie sessuali al Cairo- sottolinea in questo modo la gravità della situazione: «L' accettabilità sociale di queste pratiche umilianti è un problema che riguarda ogni donna in Egitto, senza distinzioni di età , professionali o socio- economiche».
 
Sul fronte iracheno, sotto Saddam le donne erano più rispettate: negli ultimi dieci anni la violenza nei loro confronti è aumentata in maniera spropositata. 
 
L’Arabia Saudita nel complesso non fa una bella figura:  scarsissimo coinvolgimento delle donne in politica , discriminazione sul posto di lavoro , negazione della libertà di movimento e dei diritti di proprietà.
Per quanto riguarda però l’accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria , la procreazione e la violenza di genere, il Paese –decisamente conservatore su altri versanti- è riuscito a fare meglio di molti altri stati arabi.
 

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