Sostenibilità

Diritti dei consumatori: Guida all’e-commerce

Adiconsum avvia la difesa dalle truffe e-commerce. Parte una campagna di informazione sull'uso sicuro del commercio elettronico, con una guida e un sito internet

di Redazione

Con internet è possibile evitare code in banca o alla posta, acquistare biglietti di viaggio o per il teatro e il cinema. Sono infatti oltre 14.000.000 i collegamenti alla rete internet delle imprese e delle famiglie. Il business in rete però resta ancora limitato effettuato per lo più tra le imprese, e solo per un 10% tra consumatori e imprese.
Molti sono ancora i problemi, le difficoltà, i rischi che ostacolano l’utilizzo di questo strumento. In primo luogo la scarsa conoscenza e “alfabetizzazione” del mezzo informatico, poi la veridicità dell’informazione, la trasparenza del contratto, i tempi e i costi di consegna, ma soprattutto la tutela dei dati personali e la sicurezza delle transazioni, sono gli ostacoli che hanno impedito lo sviluppo dell’e-commerce.

“SCAMBI DIGITALI” il progetto promosso da Adiconsum e da alcuni importanti operatori del sistema digitale presentato oggi a Milano all’IBM Forum rappresenta il punto di partenza di una campagna di informazione ai consumatori e alle imprese sull’e-commerce nella convinzione che un mercato trasparente sia la premessa per lo sviluppo del commercio via internet.

Le due pubblicazioni “Guida al commercio elettronico per il consumatore” e “Guida al corretto business in rete per le imprese” sono un primo strumento di “alfabetizzazione” e di istruzioni per l’uso per prevenire i possibili rischi e sfruttare i vantaggi, insieme al sito www.scambidigitali.it nel quale si potrà reperire materiale, porre domande, dare suggerimenti sull’e-commerce.

Inoltre Adiconsum formula una proposta alle banche. I servizi finanziari rappresentano oggi una delle più concrete applicazioni dell’e-commerce. Non più code in banca o alla posta, ma un click per gestire i servizi della famiglia e dell’impresa.
Adiconsum chiede alle banche di promuovere corsi di formazione alla propria clientela sull’e-banking. Non solo si risparmierà tempo ma potranno anche essere ridotti i costi di commissione.
Dopo l’euro l’Adiconsum lancia quindi con il progetto “SCAMBI DIGITALI” una nuova sfida: una campagna di alfabetizzazione su internet rivolta ai consumatori, alle imprese e alle scuole.

Ed ora qualche consiglio
· Preferire gli operatori dell’area europea, meglio ancora se dispongono di un rappresentante legale in Italia: in caso di controversia, sarà più facile ricorrere alla giustizia. Con ciò, non si vogliono sottovalutare le garanzie offerte dagli operatori e dalla legislazione dei paesi extracomunitari, ma va ricordato che i problemi processuali correlati alla soluzione del contenzioso con quei paesi sono di difficile soluzione.

· Stampare tutte le pagine del sito su cui si stanno facendo acquisti, particolarmente quelle che illustrano o descrivono il prodotto/servizio offerto, il prezzo e le spese accessorie: servirà per dimostrare cosa avete inteso acquistare (se quello che avete ricevuto o l‘importo addebitato non dovessero corrispondere.

· Preferite i siti di e-commerce che si appoggiano a sistemi di pagamento sicuri (server con criptazione dati) o, meglio ancora, quelli che affidano la transazione al server di una banca: la transazione effettuata da terzi garantisce la correttezza dell’addebito e la riservatezza dei dati della carta (non comunicati al venditore)

· Se è prevista una conferma via e-mail dell’ordine, precisate nell’eventuale spazio riservato alle “note” del vostro ordine, che non desiserate siano trascritti i dati della carta.

· Usate la massima prudenza e applicate rigorosamente il cosiddetto “principio di precauzione” se non capite bene tutti i termini dell’acquisto (ad esempio se il sito è in una lingua diversa dall’italiano)

· Attenzione ai cosiddetti “supermercati virtuali”: a volte, la raccolta dell’ordine e dei dati della carta di credito è eseguita correttamente e su server sicuro, ma poi l’ordine (e con esso tutti i dati) è trasmesso all’operatore interessato via e-mail, con rischio di intercettazione

Clausola di ripensamento: come per il commercio tradizionale anche nell’e-commerce il consumatore può esercitare il diritto di recesso previsto dalla normativa sulle vendite a distanza, comunicandolo con raccomandata A.R. entro 10 giorni dal ricevimento della merce. Tale termine sale a 3 mesi nel caso in cui nel contratto non è riportata correttamente l’informativa su tale
diritto.

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