Famiglia

Diritti dei bambini: l’Onu prepara una nuova dichiarazione

Si intitolerà "Un mondo a misura di bambino" piattaforma legislativa realizzata insieme alle Ong cui si dovranno ispirare gli Stati nelle politiche sull'infanzia

di Redazione

Dal 19 al 21 settembre prossimi si terrà a New York un?iniziativa senza precedenti: le Nazioni Unite hanno infatti deciso di dedicare la Sessione Speciale dell?Assemblea (Ungass) ai diritti dell?infanzia e dell?adolescenza. Lo rende noto Mani Tese, spiegando che i partecipanti avranno il compito di fare il “punto della situazione” a 10 anni dal vertice mondiale per l?Infanzia e di richiamare l?impegno della comunità internazionale rispetto all?importanza fondamentale della promozione e del rispetto dei diritti dell?infanzia all?interno delle azioni a livello nazionale ed internazionale. La Sessione Speciale, in particolare, adotterà uno strumento giuridico di grande importanza: la Dichiarazione “A world fit for children” (un mondo a misura dei bambini) che costituirà la piattaforma cui si dovranno ispirare le politiche che gli Stati dedicheranno all?infanzia e l?adozione di futuri strumenti per la promozione dei diritti dei minori. Centinaia di Organismi non governativi (Ong) che si occupano della promozione dei diritti dell?infanzia, dall?11 al 15 giugno, si sono date appuntamento a New York per il Terzo comitato preparatorio all?Ungass di settembre. Per molte di queste organizzazioni, tra cui Manitese e la Global march (la Campagna mondiale contro lo sfruttamento dei bambini), la priorità era quella di cercare di influire sulla bozza della dichiarazione, in diverse parti troppo debole per costituire un piano d?azione valido per le iniziative a favore dell?infanzia del prossimo decennio. Va ricordato che la Global march mirava ad ottenere impegni precisi all?interno della bozza della Dichiarazione rispetto all?eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile, come priorità fondamentale per promuovere i diritti dell?infanzia. Il testo che le delegazioni si apprestavano a discutere durante il Terzo comitato preparatorio conteneva una parte molto limitata rispetto alla tematica dello sfruttamento dei minori, con riferimenti a strumenti giuridici quali le convenzioni Oil (organizzazione internazionale del lavoro) n° 182 per l?eliminazione delle forme peggiori di sfruttamento minorile solamente in nota. L?attività di lobbying effettuata non solo dalla Global march ma anche da altre associazioni impegnate nella lotta allo sfruttamento dei minori e da associazioni di bambini lavoratori, ha in generale dato i suoi frutti. La versione più aggiornata della Dichiarazione contiene una parte consistente dedicata allo sfruttamento del lavoro minorile, ma non ancora del tutto soddisfacente e rispetto alla quale la Global march ha effettuato ulteriori proposte durante il comitato. I punti fondamentali della posizione della Global march a New York sono stati: 1) la richiesta di programmi definiti ed efficaci per porre fine alle peggiori forme di sfruttamento del lavoro minorile, come urgente priorità all?interno delle politiche nazionali ed internazionali, considerando come strategia chiave la promozione dell?accesso all?istruzione di base gratuita, obbligatoria, accessibile e di qualità per tutte le bambine ed i bambini del mondo; 2) la necessità di sviluppare misure integrate per proteggere tutti i bambini dallo sfruttamento economico; 3) la richiesta del il divieto del reclutamento illecito di nuovi bambini lavoratori ed il miglioramento delle condizioni dei ragazzi che sono costretti a lavorare al di sotto dell?età minima di ammissione al lavoro, offrendo lavori decenti a loro ed alle loro famiglie, fornendo istruzione gratuita e di qualità e promovendo politiche e economiche e sociali dirette alla riduzione della povertà; 4)l?abbinamento di meccanismi di monitoraggio per l?effettiva eliminazione dello sfruttamento del lavoro minorile alle attività di raccolta, analisi e diffusione dei dati relativi allo sfruttamento del lavoro minorile. Sarebbe stato auspicabile giungere ad un testo definitivo della Dichiarazione al termine del terzo comitato preparatorio: di fatto, la discussione relativa alla Dichiarazione non è terminata e le delegazioni governative stanno continuando a rivedere il testo che sarà adottato in settembre. Non sembra facile, infatti, trovare l?accordo su alcune parti del testo: l?Unione Europea (Ue), ad esempio, richiede la garanzia della promozione dei diritti dei minori all?interno della Dichiarazione come punto fondamentale ed insiste sull?eliminazione della pena di morte e su una revisione “liberale” delle tematiche concernenti le pratiche tradizionali e la famiglia. La presenza della Global march a New York ha sicuramente avuto un impatto notevole, sia intermini di lobby – davvero “serrata” da parte dei rappresentanti delle diverse regioni in cui è presente il Movimento – sui rappresentanti delle delegazioni ufficiali sia in termini di consolidamento della collaborazione con altri attori quali i sindacati, in particolare con l?International federation of free trade unions. (Icftu). C?è, dunque, ancora spazio per ottenere una Dichiarazione davvero efficace. Mani Tese e la Global march against child labour saranno presenti a New York durante la Sessione di settembre con iniziative collaterali, una marcia davanti al palazzo delle Nazioni Unite e stand informativi. Per ulteriori informazioni: www.manitese.it


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