Non profit
DIRITTI. Appello all’Onu per farmaci antidolore a basso costo
Human Rights Watch porrà la questione alla prossima assemblea delle Nazioni Unite
La prossima assemblea delle Nazioni Unite, che prevede una sessione speciale in tema di farmaci, dovrà esaminare una questione molto urgente rispondendo a questa domanda: perché decine di milioni di persone nel mondo non hanno ancora accesso a medicinali antidolorifici a basso costo?
A chiederlo è l’organizzazione internazionale Human Rights Watch (Hrw), che considera la disponibilità di questi farmaci per chiunque ne abbia bisogno un vero e proprio diritto umano. La riunione della sessione speciale dell’assemblea generale Onu, in programma a New York l’11 marzo – spiega la Hrw – sarà un’occasione per analizzare le ragioni di questo squilibrio. Moltissime persone continuano a soffrire per un dolore che invece sarebbe facilmente trattabile con farmaci a disposizione da anni, e che ormai hanno un prezzo economico. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), l’80% della popolazione mondiale non ha la possibilità di combattere efficacemente il dolore. E per Human Rights Watch il motivo principale è la mancanza di impegno da parte dei governi: molte nazioni non riconoscono le cure palliative e il trattamento del dolore come priorità nell’assistenza sanitaria e non hanno politiche in materia, oltre a porre limiti pesanti e inutili all’utilizzo di farmaci oppiacei come la morfina. Sempre secondo l’Oms, il 95% dei pazienti sieropositivi e il 50% di quelli oncologici vivono in Paesi a basso o medio sviluppo. Eppure, queste aree “coprono” solo il 6% dell’utilizzo mondiale di morfina, medicinale sicuro, poco caro e necessario contro il dolore. Ultimamente – fa notare Hrw – Paesi come Romania, Uganda e Vietnam hanno fatto passi avanti in questo senso, introducendo politiche ad hoc e rafforzando i programmi di formazione del personale medico. Ed è la dimostrazione che, con lo sforzo di chi governa, si possono fare progressi, conclude l’organizzazione.
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