Mondo

Diouf: valorizziamo l’agricoltura dell’Africa

Alla riunione NEPAD-BAS-FAO ad Abuja il direttore generale della Fao torna sul tema trattato da Vita nel numero in edicola da venerdì 13 dicembre

di Paolo Manzo

L?esecuzione di progetti regionali bancabili che mettano in valore il potenziale agricolo africano è essenziale per migliorare la sicurezza alimentare in Africa, ha sottolineato Jacques Diouf, Direttore generale dell?Organizzazione ONU per l?alimentazione e l?agricoltura (FAO), in un discorso pronunciato oggi ad Abuja nella riunione ad alto livello dedicata allo sviluppo dell?agricoltura africana. Alla riunione nella capitale nigeriana dell?11-12 dicembre 2002, organizzata dalla FAO, dal Nuovo partenariato per lo sviluppo dell?Africa (NEPAD) e dalla Banca africana per lo Sviluppo (BAS), partecipano il presidente della Nigeria Olusegun Obasanjo, il presidente del Sudan Omar Al Bashir e gli alti dirigenti della BAS e del NEPAD, nonché dirigenti di diversi organismi economici regionali dell?Africa e di agenzie di assistenza bilaterale e multilaterale. Il dibattito è centrato sul ruolo delle organizzazioni economiche regionali africane nell?attuazione dei Programmi regionali per la sicurezza alimentare in armonia con la visione del NEPAD. ?La valorizzazione del potenziale agricolo africano sarà favorita dall?attuazione di un programma di infrastrutture, comprendente soprattutto l?energia, le vie di comunicazione e le strutture di magazzinaggio?, ha dichiarato Diouf, nel felicitarsi del Programma dettagliato del NEPAD per lo sviluppo dell?agricoltura in Africa. Elaborato con il concorso della FAO e del costo annuale di 17,9 miliardi di dollari, questo programma accorda la priorità alla gestione delle risorse idriche, alle infrastrutture rurali, all?accrescimento e la diversificazione della produzione agricola, all?accesso ai mercati. Dev?essere integrato da un programma di ricerca agricola. La riunione di Abuja ? ha indicato il Direttore generale della FAO – ?dovrebbe consentire il proseguimento di scambi tra le organizzazioni economiche regionali africane e gli altri attori dello sviluppo, per passare dal programma continentale a progetti bancabili regionali da realizzare a livello nazionale?. ?Questa tappa ? egli ha aggiunto ? riveste un carattere d?urgenza: l?agricoltura africana, soggetta a siccità sempre più frequenti e talora ad inondazioni, è in crisi perché continua ad essere troppo dipendente dalle vicende climatiche?. ?Accrescere la produzione è indispensabile per combattere la fame. Prendendo le mosse da un?attività agricola più produttiva, più diversificata e più capace di controllare le risorse idriche, occorre creare posti di lavoro, sviluppare attività generatrici di reddito e migliorare l?accesso dei prodotti agricoli ai mercati?. Diouf ha ricordato che ?in quest?ottica, la FAO ha lanciato nel 1994, in partenariato con i paesi africani e con i donatori, il Programma speciale per la sicurezza alimentare, che permette, grazie alla cooperazione sud-sud, di trasferire tecniche semplici e poco costose e di superare condizionamenti socio-economici?. Inoltre, il programma speciale per la sicurezza alimentare incoraggia la creazione di un contesto macro-economico agricolo favorevole all?accrescimento degli investimenti nel settore rurale?. Pur affermando che Banca africana per lo sviluppo, NEPAD e FAO sono disposte a collaborare strettamente con le organizzazioni economiche per definire le tappe, il calendario e i mezzi necessari per potere presentare rapidamente dei progetti bancabili ai potenziali finanziatori, il Direttore generale della FAO si è detto convinto che ?l?esperienza e la competenza dei partecipanti di altissimo livello alla riunione di Abuja permetterà di raggiungere gli obiettivi prefissati?. Diouf ha ricordato che i dirigenti mondiali, in occasione del Vertice mondiale dell?alimentazione del 1996, si erano impegnati a debellare la fame nel mondo e, nel frattempo, almeno a dimezzare il numero degli affamati entro il 2015. ?In questo stesso momento, sul continente africano, duecento milioni di persone soffrono di malnutrizione cronica e ogni anno circa 30 milioni hanno bisogno di aiuti alimentari d?urgenza, che nel 2000 sono ammontati a 2,8 milioni di tonnellate – ha indicato il Direttore generale della FAO, il quale considera che ?resta ancora da percorrere un lungo cammino? nella lotta contro la fame, la malnutrizione e la povertà. Contatti per maggiori informazioni: Lucia D?Aleo, Relazioni con i Media italiani. Tel: 06-5705 2520; Fax: 06-5705 4974; e-mail: lucia.daleo@fao.org Informazioni relative a questo comunicato, sul sito: Nepad


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