Welfare

Dini se ci sei batti un colpo

Editoriale di R.Bonacina sull' Unione Europea, che critica il suo carattere esclusivamente economico e per nulla vigile nei confronti delle violazioni dei diritti umani

di Riccardo Bonacina

Sarà l?Europa, infine? E soprattutto, che Europa sarà? Se in questi mesi di Euro s?è parlato sino alla noia, se grazie all?Euro abbiamo imparato alcuni fondamentali di macroeconomia, se per l?Euro siamo stati chiamati a familiarizzare con il debito pubblico e a pagare più tasse, bisognerà che si cominci prima o poi a parlare di Europa, magari anche di europei, del sistema di valori, di diritti e di libertà di una Unione che sino a oggi è un atto quasi unilaterale delle banche centrali più che una decisione dei popoli. Il primo gennaio 1999 avremo una nuova moneta, una banca sovranazionale, una burocrazia in più, ma dove saranno gli europei, che faccia avranno, quale coscienza di sé e dell?Unione? Per questo dedichiamo copertina e servizio di apertura al tentativo di capire cosa comporti l?Euro per un?Europa che sia almeno dei consumatori, se non dei popoli. Per dimostrare ai popoli dell?Unione e al mondo come l?Europa non sia solo un progetto d?ingegneria economica e monetaria, ma un coraggioso atto di volontà politica, c?è una strada maestra: una politica estera che richiami i depositi più veri della civiltà europea, che ricordi come non c?è politica senza princìpi, come non sia giusta la ricchezza che non crea lavoro, come sia contro l?uomo la scienza senza umanità, come sia disprezzabile il commercio senza moralità. Ma proprio su questo sino ad oggi è cascato l?asino. E continua a cascare. Quanto l?Europa ha taciuto sugli eccidi in Bosnia, e quanto tace ancora sul ?macellaio dei Balcani? Milosevic che continua le pulizie etniche in Kossovo? Cosa dice l?Europa sul disprezzo dei diritti umani in Turchia? E cosa dice il ministro Dini, dopo che un suo cittadino di nome Dino Frisullo, di cui l?Italia può andare orgoglioso, è stato incarcerato perché solidarizzava con la popolazione curda? Dagli organismi europei nessuna presa di posizione ufficiale. E il nostro ministero degli Esteri si limita a convocare ?l?incaricato d?affari?, perché non è ?affare? che possa interessare l?ambasciatore… Eppure Dino Frisullo è persona impegnata da anni per la difesa dei diritti di tutti gli stranieri in Italia, le sue iniziative non violente sono note a tutti. Oggi 31 marzo, data di questa nota, dopo che a Frisullo è stata negata la libertà provvisoria (poteva essere altrimenti dopo tanto disimpegno!) e quindi mentre si appresta a raggiungere nelle galere turche centinaia di giornalisti, intellettuali e curdi incarcerati per reati d?opinione, dobbiamo leggere questa dichiarazione di Piero Fassino, sottosegretario agli Esteri, a proposito dell?allargamento dell?Unione: «Non bisogna tralasciare alcuna occasione per inviare ad Ankara segnali positivi e distensivi: un forte ancoraggio della Turchia è un?esigenza per la stabilità e la sicurezza dell?Europa e del Mediterraneo». Caro Fassino, non siamo così stupidi da non capire il suo ragionamento di lata geopolitica, ma se l?ancoraggio all?Europa deve avvenire alla faccia dei diritti umani e della libertà di pensiero (e sulla pelle di Dino Frisullo), si tenga la sua stabilità e la sua Europa.


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