Famiglia

Dimmi il tuo sogno, baby

La schedatura è iniziata con un test su 400 ragazzi lombardi e campani.Che hanno svelato le loro avventure notturne.Dove incubi e belle storie alla fine si pareggiano...

di Giampaolo Cerri

Www.sognidibimbo.it. Pre- sto potremmo trovare in Internet un indirizzo elettronico di questo tipo. Un gruppo di ricercatori italiani, che fanno capo a Francesco Maria Battisti, sociologo dell?Univerisità di Cassino, stanno infatti mettendo assieme e catalogando i sogni dei bambini italiani. L?équipe ha già raccolto l?immaginario onirico dei 400 bambini di dieci anni che vivono in due piccoli centri della provincia italiana: Annone Brianza (Lecco) e Castel di Principe (Caserta). Ordinati e messi in rete nel web dell?ateneo laziale http://scienzaesocieta.cassino.eduquesti sogni sono il primo nucleo di un database europeo che nascerà grazie a un progetto in cui i ricercatori di Cassino sono inseriti, insieme a studiosi di Bologna, Roma-La Sapienza, Lione. In seno al T-dreams , ovvero il Telematic Data-bank of Dreams, si costituirà infatti un archivio elettronico per studiare sotto diversi profili lo sviluppo e la crescita della nostra infanzia. I sogni, Freud insegna, dicono molto di noi, di quello che siamo o che vorremmo essere. Cosa ancor più vera per i bambini, che godono di sonni più lunghi e più profondi e risvegli più dolci di quelli dei grandi, aggrediti dall?urlo lancinante delle radiosveglie. E capire cosa passa nella loro mente mentre dormono può fornire notizie molto utili sulla loro crescita psicologica. «Far raccontare e illustrare le loro fantasie notturne», spiegano i ricercatori, può servire anche a capire precocemente situazioni di disagio vissute». Un esempio? «Nei sogni dell?infanzia», spiega Battisti, «c?è una costante: l?autorealizzazione. I bambini si sognano cioè in crescita, spesso si immaginano grandi. Se una simile dinamica è completamente assente, c?è qualcosa che non va nel loro sviluppo psicologico». Una tecnica, questa del racconto e dell?illustrazione, che potrebbe portare molto frutto laddove i bambini passano gran parte della loro giornata: la scuola. «Se gli insegnanti l?applicassero, si potrebbero ottenere risultati importanti nella prevenzione e nella cura delle situazioni di rischio», conferma. Il coinvolgimento del sistema scolastico nella prevenzione degli abusi potrebbe trovare in queste ricerche strumenti utilissimi e di facile applicazione. Ma cosa raccontano i baby sogni ?schedati? dai ricercatori di Cassino? Innanzitutto quanto siano differenti gli standard di vita dei bambini del Nord e di quelli del Sud. I ragazzini del Casertano (vedi articolo a fianco) sognano spesso vincite alla lotteria, tredici al Totocalcio, premi per sé e per i familiari: attese e desideri che rivelano forse un clima di incertezza economica e una voglia di riscatto sociale. La televisione, c?era da immaginarlo, popola le notti dei più piccoli: attori, cantanti, personaggi dei cartoni, agitano i sonni dei bambini. Anche se, come rivela la ricerca, in misura diversa. «In confronto con i bambini di Castel di Principe», scrive infatti Maria Biasucci, « i bambini di Assone Brianza mostrano una maggiore capacità di socializzazione con i loro coetanei e un minore condizionamento rispetto all?immaginario televisivo, forse dovuto alla maggiore offerta di attività extrascolastiche che li impegnano sia fisicamente, sia emotivamente». Leonardo Di Caprio e le Spice Girls compaiono anche nei sogni dei piccoli brianzoli, ma qui si alternano a esaltanti partite di basket o di calcio. Laddove praticare sport è più difficile, Godzilla, Power Rangers e Fiorello prevalgono. Nel complesso, le azioni di lotta e di conflitto (minacciare, picchiare, offendere), presenti nel 34% dei sogni, superano le attività (lavorare, suonare, raccogliere) presenti nel 32% dei casi. Da notare che in 50 sogni su 400 si spara e si ferisce (o si è feriti): praticamente nella stessa misura in cui si gioca (49 casi). Dal computer dei ricercatori di Cassino escono tuttavia anche risultati più confortanti. Ad esempio, fra gli incubi dei nostri baby sognatori non c?è quello dello ?straniero?, evidenziato in maniera allarmante da altre ricerche realizzate attraverso i temi svolti a scuola. E l?ambito familiare pesa ancora moltissimo: papà e mamme, nonni e fratelli, compaiono nel 25% dei sogni esaminati. In ogni caso la metà (48%) dei viaggi notturni dei piccoli hanno una conclusione, o lysis come la chiamano gli esperti, prevalentemente positiva.


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