Famiglia
Dimenticato da tutti, anche dai grandi donatori
È sconsolato Roberto Salvan, direttore generale di Unicef Italia, nello spiegare le difficoltà nel raccogliere fondi per il Niger
di Paolo Manzo
«Noi l?abbiamo lanciata da tempo l?emergenza Niger. Il punto è che il Paese africano, a differenza di Afghanistan o Sierra Leone, è un Paese tranquillo, dove si potrebbe lavorare in termini di progetti di sviluppo ma, purtroppo, non attira l?interesse dei grandi Paesi donatori». È sconsolato Roberto Salvan, direttore generale di Unicef Italia, nello spiegare le difficoltà nel raccogliere fondi per il Niger «il cui nome», spiega per inquadrare il problema, «è spesso confuso con quello della Nigeria persino dai media». Il Niger è da tempo il secondo Paese del mondo con la più alta mortalità infantile, con 320 bambini ogni mille nati che muoiono prima di compiere 5 anni. Le cause? «La povertà, la scarsità di cibo e cure mediche e d?informazioni adeguate alle donne», spiega il direttore generale di Unicef Italia, agenzia Onu sta facendo molto lavoro di informazione proprio con le mamme dei bambini nigerini che «troppo spesso portano i loro figli ai centri medici in uno stato così grave di malnutrizione per cui, purtroppo, molte volte non è possibile far nulla». Le attività di Unicef Italia sono molte ma, soprattutto, «stiamo cercando di creare in ogni area dei centri specifici per i bambini malnutriti, dando loro delle vitamine specifiche come la crema di arachidi », conclude Salvan.
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