Non profit
Difesa della 185/90: una nota dei DS
"Ci sono i tempi e le condizioni per un approfondimento del testo e dei suoi contenuti", è scritto su una nota da poco diffusa. Eccola
di Paul Ricard
La proposta di legge di recepimento dell?accordo quadro per la ristrutturazione e le attività dell’industria europea per la difesa, ipotizza una serie di modifiche alla 185/90 sul commercio delle armi che devono essere esaminate con grande attenzione. Il disegno di legge arriverà in aula non prima del mese di marzo e riteniamo che ci siano i tempi e le condizioni per un approfondimento del testo e dei suoi contenuti. L’accordo europeo volto a facilitare processi di integrazione industriale in un settore sottoposto a forte competizione come quello della difesa ha un valore positivo. Non è affatto detto che la sua traduzione legislativa debba mettere in discussione alcuni valori e principi che erano e sono a fondamento della 185/90. Nel merito sono due le questioni che come Democratici di sinistra consideraiamo essenziali: che si mantenga il divieto di vendita delle armi verso i governi responsabili di violazioni di diritti umani, nonchè verso paesi impegnati in conflitti o interessati da situazioni di crisi e di tensione, che si garantiscano – anche nei casi di progetti legati ad accordi intergovernativi – adeguate forme di trasparenza e di controllo da parte del Parlamento sulla produzione ed il movimento degli armamenti.
Su questa base è nostra intenzione impegnarci per un approfondimento aperto alle organizzazioni ed associazioni che oggi ci sollecitano ad una riflessione.
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