Non profit

Dieci gol da ricordare

Quasi 2 miliardi per finanziare i progetti lanciati dalle ong del Comitato sostegno a distanza. Versati dagli italiani che hanno risposto all'appello della Nazionale cantanti

di Daniela Romanello

?Anch?io vorrei…?. La sera del 5 giugno scorso, questo desiderio, questo grido lanciato in tante lingue e dialetti differenti da migliaia e migliaia di bambini e ragazzi è entrato nelle case degli italiani grazie al connubio tra sport e musica. ?Anch?io vorrei…?, che cosa? Andare a scuola, vivere, avere una mamma. Tre cose essenziali, ma che per molti sembrano essere un miraggio. Un miraggio che però può, anzi, deve diventare realtà. E lo può diventare grazie al piccolo impegno di ciascuno di noi. È questo il messaggio lanciato dalla Partita del Cuore giocata per l?appunto la sera del 5 giugno scorso a Cagliari tra la Nazionale Italiana Cantanti e la Nazionale Arbitri e trasmessa per televisione dalla Rai, un messaggio che hanno raccolto in tanti. Sono infatti oltre 8 mila le persone che hanno inviato un contributo sul conto corrente del Comitato Italiano Sostegno a Distanza, il sodalizio creato da cinque organizzazioni (Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini, Ciai- Centro italiano per l?adozione internazionale, Cefa-Comitato europeo per la formazione e l?agricoltura, Fondazione Terre des Hommes, Vis – Volontariato internazionale per lo sviluppo) che da anni si occupano di cooperazione internazionale e di adozione a distanza e che hanno dato via all?iniziativa ?Io vorrei…?, una raccolta fondi finalizzata al sostegno di dieci progetti internazionali (che illustriamo nelle pagine seguenti). Ebbene, goccia dopo goccia, alla campagna ?Io vorrei…? sono arrivati 1 miliardo 769 milioni 23 mila 644 lire: 1 miliardo e 765 milioni sono stati equamente suddivisi tra i dieci progetti, mentre gli ?spiccioli? rimanenti sono rimasti in cassa per far fronte a eventuali emergenze. E altre gocce stanno arrivando pressoché quotidianamente. ?Vita? si era assunto l?impegno a pubblicare periodicamente il bilancio dell?iniziativa: l?abbiamo fatto dopo un mese, dopo tre mesi e lo facciamo ora, a sei mesi da quella grande serata di festa e solidarietà. «La Partita del Cuore è stata veramente un?occasione di impatto importantissimo perché si è finalmente compreso che le adozioni a distanza non sono un mero atto di beneficenza, ma dei veri progetti di cooperazione che permettono un intervento immediato ed efficace», commenta Marco Griffini, presidente dell?Ai.Bi. e segretario generale del Cisd, il Comitato Italiano Sostegno a Distanza. «Ma il sostegno a distanza finisce per ottenere dei risultati non solo nei Paesi in via di sviluppo, ma anche nel nostro Paese, creando una cultura nuova. Tra l?ente e il donatore, infatti, si stabilisce un colloquio continuo, si instaura una vera sintonia. Per esempio, a tutti quelli che hanno versato un contributo, fosse di 10 mila lire o di 2 milioni, il Cisd ha inviato la scheda di una organizzazione, di un progetto e l?elenco dei bambini che usufruivano di questo intervento. Bene, questa iniziativa ha dato vita a corrispondenze, ad approfondimenti, a ulteriori impegni». A questo proposito c?è da aggiungere che, a cavallo della partita, il Cisd aveva organizzato un numero ?Simpatia? cui chiamare per avere maggiori ragguagli sia sui dieci progetti sia proprio sul sostegno a distanza. Il centralino telefonico è stato subissato di chiamate: ne sono state registrate oltre 4 mila e 600 e da queste sono scaturite già 1.055 adozioni a distanza che portano un valore aggiunto all?iniziativa, nell?arco di un anno, di 696 milioni e 250 mila lire. «Una ulteriore dimostrazione», commenta il segretario del Cisd, «che questa è la cooperazione del futuro. E a maggiore garanzia dei sottoscrittori, il Comitato ha deciso di far certificare la raccolta fondi da una delle principali società di revisori contabili, la Reconta Ernst & Young». Ma non è finita: con i soldi finora ricevuti è possibile garantire il sostegno di 6 mila bambini, ma i progetti ne coinvolgono 10 mila e proseguono per due anni, quindi… Quindi chi vuole, magari proprio in occasione del Natale, si faccia avanti: il numero del conto corrente postale intestato al Comitato Italiano Sostegno a Distanza è il 5256 e la segreteria risponde al numero 0298232020. Tutte le cifre e i progetti – IMPORTO TOTALE RACCOLTO AL 30/10/98 (Attraverso il conto corrente bancario, conto corrente postale, Carta Sì, donazione dell?Associazione Italiana Arbitri e l?incasso dello stadio): L. 2.094.082.144 – Importo destinato ai 10 progetti ?Anch?io Vorrei…?: L. 1.769.023.644 – 50% dell?incasso dello stadio devoluto a: Caritas di Cagliari, Ass. La Strada, Ass. Mondo per la Sardegna, Ass. Thalassemia Fondazione, L. Giambrone, L?Aquilone-Centro sardo di Solidarietà, Casa Emmaus: L. 225.058.500 – Associazione sportiva ?Vivere la vela?: L. 25.000.000 – Associazione ?Speranze in gioco?: L. 37.000.000 – Associazione ?Per lo sviluppo del potenziale umano?: L. 23.000.000 – Cooperativa ?Lautari? L. 15.000.000 1. Un asilo tra i bambù per i piccoli di El Fortin Guayaquil è una piccola città ecuadoriana letteralmente spazzata via dall?ultimo passaggio di El Niño. Il devastante fenomeno climatico che nell?ultimo anno, per effetto delle piogge torrenziali riversatesi nelle regioni costiere di Esmeralda, Manabi, Guyas ed El Oro, ha distrutto migliaia di case, coltivazioni, animali e vite umane lasciandone altrettante senza un tetto. Soprattutto bambini al di sotto dei quattordici anni che in Ecuador, un Paese di 12 milioni di abitanti, rappresentano il 37% della popolazione. Le famiglie, nella maggior parte dei casi, non hanno i soldi per pagare la scuola: c?è chi non ci va e chi invece inizia e dopo pochi mesi è costretto ad abbandonare. Chi non va a scuola ha poche alternative: girando per le vie si trovano bambini ovunque, i più grandi si arrangiano per guadagnare qualcosa, magari facendo i ?pagliacci? sulle linee degli autobus. Tra loro ci sono anche quelli che ora vivono notte e giorno per le strade di Guayaquil, quartiere baraccopoli, con case fatte di canna di bambù, senza alcun punto di riferimento. E per i quali, dallo scorso marzo, una delegazione di Ai.Bi si è installata in città per costruire un asilo nella baraccopoli di ?El Fortin?. Una struttura che consenta di accogliere i bambini profughi tra i 3 e i 6 anni colpiti dal ?ciclone? e, soprattutto, di migliorarne le condizioni di vita e le possibilità di inserimento sociale. Una struttura di cui, nel giro di due anni, dovrebbero beneficiare oltre duecento bambini e in cui avranno luogo interventi educativi e di sostegno economico alle attività dell?asilo e ai minori che lo frequentano. I lavoro di costruzione sono quasi terminati e già dal prossimo mese di febbraio l?asilo potrebbe aprire i battenti. Individuati i minori che frequenteranno le attività dell?asilo ora si attende il suono della prima campanella. CHI LO REALIZZA Ai.Bi (Associazione Amici dei Bambini) la cui sede nazionale è a San Giuliano Milanese (Mi) in via per Melegnano 10, tel. 0298232102, fax 0298232611. Il partner locale è la Parrocchia ?Nostra Signora della consolata?. QUANTO COSTA Il costo preventivo comprensivo di progettazione, avvio, gestione per due anni, è di 297 milioni e 792 mila lire. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI il cantante Biagio Antonacci e l?arbitro Fiorenzo Treossi. 2. Dalla strada all’aula il sogno di 200 ragazzi Antananarivo, capitale del Madagascar, ha conosciuto negli ultimi anni una grande espansione demografica, con il conseguente sviluppo incontrollato delle aree periferiche dove cresce, in maniera esponenziale a causa della disgregazione dei nuclei familiari, il numero dei ragazzi che vive in strada. Il Centro dei Salesiani opera nel quartiere di Ivato, sulla strada dell?aeroporto, dal 1969. Attualmente il Centro ospita 200 ragazzi di strada, tra i 10 e i 18 anni, privi di una famiglia di riferimento e che hanno bisogno di un recupero personale e sociale. CHI LO REALIZZA VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) con sede a Roma, in via Appia Antica, 126, telefono 065130253/4, fax 065130276 E-mail: vis@volint.it. Il partner locale sono i Salesiani di Don Bosco – Centro ?Nôtre Dame de Clairvaux?, B.P. 41, 105 Ivato – Aeroporto, Antananarivo (Madagascar) QUANTO COSTA Il costo preventivato, per due anni di attività, è di 249 milioni 942 mila lire COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Luca Carboni e l?arbitro Antony Robert Boggi. 3. Così avranno un futuro i baby schiavi di Kathir In India, grande Paese (con 945 milioni di abitanti) con gravi problemi, il 41% della popolazione ha meno di 18 anni: questo fa del Paese asiatico un terreno fertile per lo sfruttamento del lavoro minorile. Con questo progetto ci troviamo, in particolare, nei villaggi di Nedungundram e di Kathir; aree dove il lavoro minorile è particolarmente diffuso, sia nei campi che nelle industrie, con guadagni dalle 800 alle 1.500 lire al giorno. Nel primo villaggio, dove abitano circa 65 mila persone, la situazione attuale è dipendente da una repentina urbanizzazione che ha causato un elevato tasso di disagio sociale, che spesso sfocia nell?abuso di alcool (molti adolescenti arrivano a spendere il 60% del loro guadagno per l?acquisto di alcolici) e nella delinquenza; la situazione di Kathir, dove abitano 50 mila persone, è invece prevalentemente agricola, con una debole economia dipendente dai monsoni. Gli obiettivi del progetto sono quelli di prevenire lo sfruttamento del lavoro minorile e lo sfruttamento della prostituzione infantile; questo avverrà nei due anni del progetto attraverso il reinserimento e il sostegno scolastico di 494 bambini, a cui verrà anche garantita la frequenza di corsi di livello superiore e l?insegnamento di nozioni di base di informatica. Il progeto ha già avuto il suo inizio, con l?inserimento di circa 200 bambini. CHI LO REALIZZA Ciai (Centro italiano aiuti all?infanzia), con sede a Milano, in via Oltrocchi 11, 20137, tel. 025513412-5510407, fax: 025513412. Partner locale è l?ong Madras social service guild, con sede a Tamil Nadu, tel. ++91-44-2378301, fax ++91-44-2376848, E-mail: masos@giasmd01.vsnl.net.in. QUANTO COSTA Il costo preventivato per i primi due anni è di lire 285.432.000. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di lire 176.500.000 al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI L?autore Mogol e l?arbitro Piero Ceccarini. 4. Madicine e acqua potabile arriveranno con Sindbad A Bassora, la città irachena che dista una manciata di chilometri da Iran e Kuwait, gli effetti dei bombardamenti della guerra del Golfo, delle sanzioni economiche e dell?embargo internazionale stanno facendo molte vittime innocenti (nel 1997 le Nazioni Unite stimavano circa 900 mila morti). A morire di malattie gastrointestinali, a causa della mancanza di medicine e attrezzature mediche, sono soprattutto i bambini. Per loro l?Ai.Bi ha lanciato il progetto ?Sindbad con i bambini di Bassora? che, in due anni, si propone di ridurre la mortalità infantile combattendo l?inquinamento idrico, la malnutrizione, la mancanza di medicinali e di prodotti farmaceutici che facilitano la diffusione delle malattie gastrointestinali. Per garantire un sostegno a circa 3.500 bambini verranno distribuiti medicinali ai piccoli assistiti nel dispensario medico di Bassora inaugurato nel dicembre del 1996, si forniranno medicinali agli ospedali, si effettuerà la manutenzione delle centrali di potabilizzazione della città e verrà completamente riabilitata la centrale di Shatt Al -Arab che ha un bacino d?utenza di circa 50.000 persone. Da quando il dispensario medico è in funzione sono stati curati più di 13.000 bambini e sono stati riattivati dieci impianti di potabilizzazione che disitribuiscono acqua a circa 600 mila persone. CHI LO REALIZZA Il progetto è gestito dall?Ai.Bi (Associazione Amici dei Bambini) la cui sede nazionale si trova a San Giuliano Milanese (Milano) in via per Melegnano 10, tel: 02982321 02, fax: 0298232611. Il partner locale è l?Iraqui Red Crescent Society. QUANTO COSTA Il costo preventivo comprensivo di progettazione, avvio, gestione per due anni, è di 352 milioni e 863 mila lire. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Francesco Baccini e l?arbitro Livio Bazzoli. 5. Aprono le scuole nelle vie di Dacca Ci troviamo a Dacca, capitale del poverissimo Bangladesh. Nella grande area metropolitana, con un tasso di crescita della popolazione del 6% annuo, vivono 9,3 milioni di persone, di cui il 46,7% al di sotto della soglia di povertà. La povertà è in continua diffusione e interessa soprattutto le donne e i bambini, a causa di un sempre più frequente fenomeno di disgregazione familiare. Conseguenza di queso panorama è il continuo aumento del fenomeno dei bambini di strada, negletti dai genitori e spinti dalla miseria a cercare un guadagno qualsiasi. Nella capitale il loro numero ammonterebbe a oltre 200 mila; si concentrano nelle zone dei mercati e delle stazioni, dove lavorano come facchini, raccolgono e rivendono spazzatura e, frequentemente, entrano nel giro della prostituzione e della delinquenza comune. Il progetto a Dacca si prefigge lo scopo di superare questo fenomeno. Tre sono gli obiettivi specifici, attivati già dal luglio di quest?anno: 3 scuole di strada, dove verranno offerti ai piccoli (3.500 di loro) servizi educativi, ricreativi e sanitari; un Centro di passaggio, ossia una sorta di ambiente sicuro a cui accedere durante l?arco di tutta la giornata (quattro mila bambini); quindi un Centro d?accoglienza, dove offrire anche un posto per passare la notte (due mila). Il progetto ha per ora dovuto deviare dal suo corso e trasformarsi in un?azione d?emergenza, a causa delle piogge monsoniche che quest?anno hanno inondato più della metà del territorio urbano. CHI LO REALIZZA Il progetto è gestito dalla Fondazione Terres des Hommes Italia, che ha la sede a Milano, in viale Liguria 46, 20145; tel. 0289 400208, fax 0289402551, E-mail:info@tdhitaly.org; sito Internet: www.tdhitaly. org/. Partner locale è l?ong ?Aparajeyo – Bangladesh?, costituitasi nel 1996 da un gruppo di ex collaboratori di Terres des Hommes Losanna. QUANTO COSTA Il costo preventivato per i primi due anni del progetto è di lire 262.853.000. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di lire 176.500.000 al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Paolo Vallesi e l?arbitro Pasquale Rodomonti. 6. La pace affidata alle donne Sulle carte geografiche di tutto il mondo Ilidza è una delle municipalità di Sarajevo nell?indipendente Bosnia Erzegovina. Ma la sua popolazione, che ai tempi in cui era una delle principali aree industriali della Jugoslavia si aggirava intorno ai 64 mila abitanti, oggi non raggiunge le 40 mila unità. Sono soprattutto donne e minori vittime della guerra che, insieme a padri e mariti, spesso hanno perso l?unica fonte di sostentamento. Persone disperate per cui Ai.Bi ha lanciato un progetto di accompagnamento familiare e reinserimento sociale. Questi gli obiettivi da raggiungere in due anni: ridurre gli effetti dei traumi di guerra e migliorare le condizioni psicologiche delle madri e dei loro bambini, migliorare le competenze professionali di 180 donne vittime della guerra per trovare loro un posto di lavoro e avviare cinque micro imprese sul territorio. Mentre i bambini dai 2 ai 6 anni verranno ospitati in un Kindergarden e per quelli fino ai 13 verranno organizzate attività di intrattenimento e animazione, le loro mamme frequenteranno corsi di cucina, catering, lavanderia, computer e inglese e riceveranno assegni di studio mensili. Dal 1993, primo anno di presenza in Bosnia, l?Ai.Bi. ha organizzato il progetto ?Ricostruiamo dai bambini? e aiutato 1307 bambini (918 a Sarajevo) con il sostegno a distanza. CHI LO REALIZZA Ai.Bi (Associazione Amici dei Bambini), tel. 02/98232102 fax 02/98232611. I partner locali sono Unija Zar (Unione delle associazioni di donne di Bosnia Erzegovina) e l?Accademia di Pedagogia dell?Università di Sarajevo QUANTO COSTA Il costo comprensivo di progettazione, avvio, gestione per due anni, è di 500 milioni e 852 mila lire COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese . I GARANTI Il cantante Luca Barbarossa e l?arbitro Alfredo Trentalange. 7. Una casa famiglia tra le baracche di Tirana L?intervento si sviluppa nella periferia nord di Tirana, in Albania, nei quartieri di Laprake e Breglumasi dove il Vis opera dal 1992 e dove ha realizzato due centri sociali, un asilo infantile e una scuola di formazione professionale.Qui vivono migliaia di persone emigrate dai villaggi di montagna, che hanno costituito delle vere e proprie baraccopoli prive di qualsiasi infrastruttura urbana e di luoghi di formazione e di aggregazione sociale. La vita quotidiana è pertanto molto difficile sotto ogni aspetto. Il progetto prevede l?adozione a distanza degli 88 bambini, tra i 3 e i 7 anni, che frequentano l?asilo infantile di Breglumasi, dei 14 tra bambini e ragazzi, in situazioni familiari difficili, ospitati nella casa famiglia di La Prake, e di 63 ragazzi estremamente disagiati che frequentano i corsi tecnico-professionali del Centro Don Bosco. CHI LO REALIZZA VIS (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) con sede a Roma, tel: 065130253/4, fax: 065130276 E-mail: vis@volint.it. Il partner locale è la Comunità Salesiana di Tirana/Qendra Sociale Don Bosko, Centro Sociale e Scuola di Formazione Professionale, Rruga Don Bosko – Tirana – Albania, telefono/fax 00355/42/32846. QUANTO COSTA Il costo preventivato, per due anni di attività, è di 252 milioni 147 mila lire. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Eros Ramazzotti e l?arbitro Stefano Braschi. 8. Peso per altezza, la formula della vita ?Restare a Jalalaqsi?, in Somalia, e aprire un centro nutrizionale all?interno dell?ospedale era uno dei progetti più cari al Cefa, ma la grave precarietà della situazione somala, i limiti alla sicurezza del personale, l?incertezza circa il sostegno futuro dell?ospedale dalla parte dell?Unione Europea, l?impossibilità a gestirlo solo con fondi privati, hanno imposto l??abbandono? di questo progetto e l?individuazione di un nuovo obiettivo. Il Cefa ha quindi elaborato un progetto a Merka, nel sud del Paese, dove opera già da anni con un intervento in campo agricolo: qui la situazione generale è influenzata da due fattori stagionali, l?operatività del porto e la fluttuazione legata alla produzione ed esportazione delle banane, e, purtroppo, la situazione nutrizionale, soprattutto tra i bambini, è alquanto critica. Pertanto, l?obiettivo è quello di allestire un centro nutrizionale dove monitorare, due volte la settimana, i bambini sulla base del parametro ?peso per altezza? e quindi intervenire adeguatamente nell?alimentazione. Si prevede di riuscire a ridurre i casi di malnutrizione grave e a migliorare la situazione sanitaria di almeno 500 bimbi a rischio sui 6 mila, tra gli zero e gli 8 anni, che entreranno in contatto con il centro. CHI LO REALIZZA Cefa (Comitato Europeo per la Formazione e l?agricoltura) con sede a Bologna, in via delle Lame, 118, telefono 051520285, fax 051520712 E-mail: cefa@iperbole.bologna.it. Il partner locale è l?associazione di donne somale IIDA, aderente al Women?s Development Organization. QUANTO COSTA Il costo preventivato comprensivo di progettazione, avvio, gestione per due anni, è di 235 milioni di lire. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Gianni Morandi e l?arbitro Pierluigi Pairetto. 9. Un credito di speranza per duecento madri Il quartiere Wereda 16, situato nell?area sudorientale della città, è tra i più poveri di Addis Abeba, capitale dell?Etiopia. La disoccupazione nella città africana riguarda il 35% della popolazione, arrivando al 41% di quella femminile. Queste cifre, collegate a una relativa mancanza di abitazioni, hanno creato una situazione che vede ben il 32,8% dei nuclei familiari guidati da donne, spesso senza un lavoro. Conseguenza di questa situazione è l?abbandono a loro stessi di almeno 1.500 bambini, costretti alla vita di strada come mendicanti, portatori, venditori o lustrascarpe, esposti all?eventualità di abuso sessuale e soggetti al rischio di malattie infettive. L?obiettivo generale del progetto dal nome suggestivo di ?Figli del nuovo fiore? punta sulla prevenzione dell?abbandono minorile e della istituzionalizzazione infantile da parte dello Stato; questo avverrà, nel biennio giugno 1998 – giugno 2000, attraverso la sponsorizzazione a distanza di 200 bambini e la concessione di un microcredito a tasso nullo a 200 madri. In questo modo si permetterà ai bambini di permanere nella propria famiglia, la quale, beneficiaria del credito restituibile in due anni, diverrebbe un contesto economicamente stabile. Attualmente il progetto è già partito con circa la metà dei bambini beneficiari previsti e con l?attivazione di quasi tutti i microcrediti familiari. CHI LO REALIZZA Il Ciai (Centro italiano aiuti all?infanzia), che ha sede a Milano, in via Oltrocchi 11, 20137, tel. 025513412-5510407, fax 025513412. Partner locale è l?Ifso, Integrated family service organization, P.O. box 110201, ong fondata nel 1995; responsabile del progetto è Mekedes Zelelew. QUANTO COSTA Il costo preventivato per i due anni del progetto è di 422.924.000 lire. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di lire 176.500.000 al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Enrico Ruggeri e l?arbitro Graziano Cesari. 10. Due asili nei campi di Ikondo Siamo in Tanzania, regione di Iringa, distretto di Njombe: qui si trova Ikondo, un villaggio rurale nel quale abitano 4.600 persone. Si vive di quel poco che offrono le attività agricole e l?allevamento. Tutta la famiglia, e in particolare le donne, sono impegnate dalla mattina alla sera nel lavoro dei campi distanti 4-5 chilometri dal villaggio e raggiungibili solo a piedi. I bambini in età prescolare sono costretti a seguire le madri nei campi dove, spesso, vengono impiegati in lavori faticosi. La malnutrizione, anche per queste ragioni, è diffusa. Per togliere i bambini dal lavoro nei campi e, nello stesso tempo, nutrirli adeguatamente e aiutarli a crescere sia fisicamente che culturalmente, si stanno costruendo due scuole materne. In quest?ambito sono previsti degli interventi rivolti alle mamme per coinvolgerle nel progetto educativo e alimentare. Per il primo anno è prevista la frequenza di 120 bambini, per il secondo di 160. Finora, i responsabili del villaggio hanno aggiornato il censimento dei bambini sotto i 6 anni, sono stati trovati i materiali necessari, i genitori hanno aiutato nella preparazione dei mattoni cotti ed è iniziata la costruzione degli edifici delle due scuole. CHI LO REALIZZA Il progetto è gestito dai volontari del Cefa – Comitato Europeo per la Formazione e l?agricoltura che ha sede a Bologna, in via delle Lame, 118, tel. 051520285, fax 051520712 E-mail: cefa@iperbole.bologna.it. Il partner locale è il villaggio di Ikondo, P.O.Box 95 Njombe nella persona di Johannes B. Kamonga. QUANTO COSTA Il costo preventivato comprensivo di progettazione, avvio, gestione per due anni, è di 245 milioni di lire. COSA AVETE DATO VOI Il contributo della Partita del cuore è stato di 176 milioni e 500 mila lire al lordo delle spese di gestione e amministrative. I GARANTI Il cantante Niccolò Fabi e l?arbitro Domenico Messina.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA