Volontariato

Dieci candeline responsabili

Novartis. Un compleanno particolare / Quest’anno sono stati 300 i dipendenti che hanno scelto di aderire al C-Day dell’azienda. Nel nome della rsi

di Chiara Brusini

C-Day: sta per Community Partnership Day ed è «il giorno più lungo» di Novartis, la giornata che l?azienda dedica alla solidarietà e alla promozione dei valori di responsabilità sociale. «è il modo con il quale, da sempre, il gruppo Novartis festeggia i suoi anniversari», spiega Marco Venturelli, amministratore delegato di Novartis Italia.
L?edizione del 9 maggio 2006 coincideva con il decennale dell?azienda e la partecipazione all?iniziativa ha raggiunto le 300 adesioni in tutta Italia. Ben 130 quelle arrivate dalla sede varesina di Origgio, che ogni anno organizza la giornata in collaborazione con Vita Consulting. I dipendenti che hanno accettato la sfida si sono divisi tra i Villaggi Sos di Saronno e Morosolo (VA) e Milano, presso le associazioni Sogno di Bimbi, Telefono Azzurro, Doposcuola Molise-Calvairate e centro Portofranco.
Nicola Paleari, product manager a Origgio, ha trascorso il suo quarto C-Day raccogliendo fondi insieme ai volontari di Telefono Azzurro: «Trovarsi per una volta nei panni di chi ferma i passanti per proporre un libro di favole in cambio di un?offerta mi ha fatto capire che conquistare l?attenzione della gente non è così facile». Luca Acquafresca, che si occupa di contabilità e reporting, ha messo la sua abilità matematica a disposizione dei ragazzi che frequentano il centro di aiuto allo studio Portofranco. «Ho aiutato in geometria due ragazzi del primo anno di scuola superiore».
Giornata ancora più movimentata quella di Alina Baldini, settore risorse umane, che è diventata giocoliera nella sede di Sogno di bimbi. «Un clown dell?associazione Veronica Sacchi ci ha spiegato i rudimenti della giocoleria, dopo di che abbiamo realizzato un piccolo spettacolo». Chi invece ha scelto il Doposcuola si è cimentato con sport all?aria aperta insieme ai ragazzi e con un laboratorio sulla viabilità stradale, mentre i Villaggi Sos hanno affidato ai volontari lo svolgimento di lavori pratici e di attività ludiche e ricreative con i bambini.

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