Non profit
Diamo loro un volto per la vita
In difesa delle donne che vengono orribilmente sfigurate in Bangladesh
di Redazione
Una pratica che definire barbara è troppo poco; e che purtroppo sta diventando un?orribile consuetudine. Siamo in Bangladesh, dove centinaia di donne – si parla di 150 ogni anno – sono state sfigurate in volto con l?acido solforico dai corteggiatori respinti. La Coopi (Cooperazione internazionale), organizzazione non governativa facente parte del consorzio Una, ha lanciato una campagna dal titolo ?Un volto per la vita?, destinata a raccogliere fondi, da inviare nel Paese del Sudest asiatico.
Già molte telefonate, nonché notevoli donazioni da anonimi italiani, sono giunte a Dacca, capitale del Bangladesh, presso la sede della Naripokkho House, organizzazione locale per i diritti delle donne che si occupa da anni del problema. E altre realtà italiane si sono già mosse alla volta di Dacca. È il caso dell?èquipe medica della professoressa Angela Faga, della scuola di specializzazione in chirurgia plastica e ricostruttiva dell?università di Varese, e dei chirurghi plastici volontari che fanno capo a Interplast Italy, organizzazione che si occupa di handicap nei Paesi del Terzo mondo. Ma bisogna poter fare di più, dato che il danno arrecato alle giovani donne non è certo solo di natura fisica, ma anche profondamente psicologico, con inevitabili ricadute sul loro inserimento sociale.
Per ulteriori informazioni, la Coopi ha attivato un numero verde: 167.117755; oppure potete consultare il sito Internet di Una: www.una.org. Per inviare un proprio contributo, invece, si può usare il c/c bancario 10000 presso il Credito Italiano, agenzia 36 di Milano, oppure il c/c postale 902205, con causale: Coopi – Un volto per la vita, via de Lemene 50, Milano.
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