Formazione

Diamo agli sportivi le chiavi della citt

Da Milano a Palermo: gli enti di promozione sportiva e gli ambientalisti si alleano con i Comuni. Per salvare dal degrado piazze, strade e parchi.

di Pasquale Coccia

Parte dallo sport l?offensiva contro il degrado delle aree urbane e saranno i palloni giocati da migliaia di ragazzi ad animare i parchi e le piazze in mano agli spacciatori. Quello spazio di nessuno, quasi fuori frontiera, sarà occupato fisicamente dai giovani di quartiere per praticare varie attività all?aperto. A promuovere simili iniziative non sono più unicamente le associazioni impegnate nella diffusione dello sport per tutti, e quelle ambientaliste che in quest?ultimo decennio hanno legato manifestazioni sportive a tematiche sociali, ma anche gli enti locali. Giochi alla Stazione Centrale A Milano, fino al 27 aprile, promossa dal Comune e dagli enti di promozione, si svolge ?Sport da strada?, una manifestazione che avrà luogo in piazza Duca d?Aosta, quella della Stazione Centrale, crocevia di emarginazione e sofferenza, ma anche di droga. Si svolgeranno partite di calcio, pallavolo, basket e verrà allestita anche una parete per l?arrampicata sportiva. All?iniziativa parteciperanno alcuni consiglieri comunali, e nelle ore serali concerti rock sostiuiranno lo sport. Questo ciclo di manifestazioni è solo il preambolo di un progetto ben più ampio promosso da Milly Moratti, moglie del presidente dell?Inter, e da don Gino Rigoldi, prete anti-droga, che prevede la sistemazione di piccole aree verdi e di campi sportivi da affidare in gestione a cooperative di giovani che abitano nel quartiere. Torino si muove positivo Torino come Milano: il Comune promuove da circa tre anni varie manifestazioni in collaborazione con l?Uisp (Unione italiana sport per tutti) tra le quali la più importante è ?Muoviti positivo?. Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, occupata nelle ore serali da spacciatori e prostitute, oggi ospita una tensostruttura di circa 15 mila metri quadri dove si svolgono tornei di beach volley, aikido, danza e ping pong. Dalle 9 del mattino alle 2 di notte vi passano circa cinquemila persone, soprattutto anziani, ma anche intere famiglie e giovani, grazie all?impegno di cento volontari dell?Uisp, che gestiscono l?iniziativa. «Abbiamo coinvolto anche trenta ragazzi provenienti dal carcere minorile: aiutano a pulire e a rimettere in ordine. E, secondo la legge di contrappasso, aiutano anche la vigilanza», afferma Patrizia Alfano dell?Uisp di Torino e responsabile del progetto. Altri due importanti progetti registrano l?impegno del Wwf per il recupero del parco Colonnetti e Mirafiori Sud e della zona di San Salvario, luogo di grande concentrazione degli extracomunitari a Torino, dove l?Uisp e il Comune sono impegnati nella realizzazione di aree gioco per bambini. Napoli punta sul verde A Napoli, sempre il Wwf e il Comune sono impegnati nel recupero di aree verdi, edifici e zone agricole abbandonati da destinare a funzioni sociali: impianti sportivi, biblioteche, campi gioco per bambini e palestre. Le associazioni ambientaliste, inoltre, sono impegnate nel recupero di aree industriali con le rispettive amministrazioni locali di Genova Voltri e Sesto San Giovanni. Alle porte di Milano, è prevista la realizzazione di un parco nell?area dell?ex Falck: sorgerà al fianco di una zona commerciale. Ma anche a Roma, Bari e Catania l?Uisp ha in programma iniziative analoghe. Non mancano, dunque, progetti ad ampio raggio e proprio un mese fa sono stati resi noti i nomi degli architetti professionisti che hanno partecipato al concorso ?Riconquista la città?, che riguarda il recupero di 20 aree di 12 città, presto realizzati e finanziati dalle amministrazioni che le governano. È il primo segnale, seppur ancora debole, di una mano che si tende verso il degrado delle periferie contagiate dalla delinquenza. L?opinione di Milly Moratti Fate come noi L?iniziativa che stiamo promuovendo nelle periferie di Milano è una risposta concreta alle discussioni, spesso sterili e inconcludenti, che hanno caratterizzato il dibattito politico sulla recinzione di piazza Vetra, ritrovo abituale di spacciatori. Abbiamo raccolto le segnalazioni sui luoghi degradati della città, un tempo vitali e oggi in mano alla microcriminalità , e costruito in tavolo di lavoro che vede la presenza dell?associazionismo sportivo, le associazioni ambientaliste e gli sponsor privati. Il nostro progetto prevede cose semplici, ma continuative, come attività di strada attraverso lo sport e la presenza di personaggi sportivi e del mondo dello spettacolo che rappresentano un punto di richiamo. Le associazioni ambientaliste provvederanno alla cura del verde, quelle sportive forniranno attrezzature leggere e i propri allenatori, il Comune di Milano favorirà l?istallazione di impianti di illuminazione. Insomma, ognuno farà la sua parte. In una prima fase, il progetto sarà gestito direttamente da noi, poi saranno le cooperative sociali a farsene carico e a diventare i veri protagonisti di questa operazione. Un esempio di collaborazione tra pubblico e privato non profit che ritengo sia da imitare.


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