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Diagnosi preimpianto, Roccella: “Eugenetica pura”

La nota durissima del sottosegretario alla Salute contro la decisione del Tribunale di Salerno di consentire la selezione degli embrioni a una coppia a rischio disabilità

di Benedetta Verrini

“L’autorizzazione del Tribunale di Salerno alla diagnosi genetica preimpianto per una coppia non sterile è una sentenza gravissima”, inizia così la nota del sottosegretario Eugenia Roccella contro la decisione di un tribunale ordinario, quello di Salerno, che dà il via libera a una diagnosi pre-impianto per una coppia con un rischio di malattia genetica.

Ecco il testo integrale del comunicato reso ieri dal sottosegretario alla Salute:

“Così si introduce il principio che la disabilità è un criterio di discriminazione rispetto al diritto di nascere. Nel testo si parla di “diritto alla salute dei soggetti coinvolti”, ma, se si ritiene che ci sia un conflitto fra il diritto alla salute costituzionalmente garantito e la legge 40, la questione andrebbe sottoposta alla Corte Costituzionale e non può essere decisa da un Tribunale qualunque”.

“Inoltre, del diritto alla salute di chi stiamo parlando? Non di quello della madre, e di certo non di quello dei dieci o 20 embrioni che verranno eliminati a favore di quello selezionato. Con questo metodo i magistrati possono scavalcare o modificare nei fatti qualunque norma. L’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita, riservato alle coppie infertili, è infatti il cuore della legge 40: la legge serve a dare alle coppie infertili le stesse  opportunità di chi può procreare naturalmente e non serve a selezionare il figlio”.

“Questa è eugenetica pura. Se la si vuole introdurre nel nostro Paese bisogna farlo in modo esplicito, sottoponendo la questione al Parlamento e quindi alla volontà popolare. Ricordiamo fra l’altro che sulla legge 40,  e in particolare sui punti della diagnosi preimpianto e della possibilità di accesso alle coppie infertili, l’elettorato si è già espresso bocciando clamorosamente ogni tentativo di modifica”.

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