Non profit

di daniele bettini

di Redazione

Ositsa Shivacheva è Senior Investment Specialist di Fortis, il gruppo belga presente sul mercato italiano con cinque fondi etici, due azionari e tre bilanciati.
Come vede il futuro degli investimenti socialmente responsabili?
La crisi potrebbe costringere gli investitori a tornare ai fondamentali, cioè focalizzarsi sul lungo periodo e riaffermare il loro ruolo di fornitori di capitali per il sistema produttivo che produce beni e servizi di cui le persone hanno davvero bisogno e che danno ritorni nel lungo periodo. Tutto questo, semplicemente, vuol dire comprendere e considerare importanti, nelle scelte di investimento, le istanze ambientali, sociali e di governance. In ogni caso è un errore generalizzare credendo che i fondi etici automaticamente registreranno rendimenti superiori a quelli dei fondi convenzionali o del mercato. Tutto dipende dall’esperienza e dalla capacità dell’assetto manageriale. Fortis Investment negli ultimi anni si è molto impegnata nella responsabilità sociale dedicando una grande squadra. Abbiamo un centro di investimento autonomo che comprende12 specialisti di 9 Paesi diversi.
Qual è la tendenza degli Sri, gli investimenti socialmente responsabili?
I fattori che guidano la crescita del mercato dei Sri comprendono una generale presa di coscienza della situazione, l’attenzione sempre maggiore dei media e la pressione esterna sugli investitori che vedono aumentare i prezzi dell’energia e delle materie prime e cambiare le legislazioni come quella relativa alle emissioni di CO2. Per questi motivi gli investitori cercheranno di incorporare questi cambiamenti nel loro portafoglio con fondi che coinvolgono l’ambiente (cambiamento del clima, energia rinnovabile) e le tendenze sociali (conoscenza, educazione, crescita della spesa per la salute, microcredito). E non solo. Infatti le questioni ambientali, sociali e la governance delle imprese presto diventeranno un importante indicatore della qualità manageriale dell’impresa e del suo stesso valore.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it