Non profit
Di chi è la responsabilità… di tutti
Tutti noi siamo in qualche modo responsabili se le cose non funzionano come dovrebbero.
“Di chi è la responsabilità?”. La domanda, semplice, diretta, imbarazzante, mi viene posta in diretta dalla conduttrice del bel programma di Rai Radiouno Il baco del millennio, durante una puntata dedicata al tema della disabilità. Chi è responsabile se nonostante le leggi, le tecnologie, l?impegno di tanti, le cose non vanno come dovrebbero, e molto, forse troppo, resta ancora da fare? Mi trovo spiazzato, quasi impreparato. Mi giustifico mentalmente: come si fa a rispondere in due minuti a una domanda così importante? Impossibile. Butto lì alcune banalità: le responsabilità sono di tutti, perché cominciano dai piccoli gesti di inciviltà, dalle auto parcheggiate male, dalle piccole prepotenze nei luoghi di lavoro, nella scuola, nella società. E poi responsabili sono tutti coloro che, pur potendo scegliere, destinano poche risorse al finanziamento dei servizi e agli incentivi per le tecnologie e per il superamento degli ostacoli. Responsabile , azzardo stremato, è anche la magistratura, che assai di rado pone mano alle sanzioni, poche peraltro, previste dalle norme in vigore: non ricordo nessuna condanna esemplare, nessuna sentenza che faccia epoca e scuota l?opinione pubblica. Certo, mi viene da precisare, l?arma giudiziaria è l?ultima alla quale ricorrere, anche culturalmente, però in altri settori è importante sapere che qualcuno vigila e interviene in caso di inadempienze, mentre nel mondo della disabilità tutto sembra casuale, più legato alla buona volontà che al rigore della legge. Per fortuna l?intervista finisce, ma il tarlo del dubbio rimane e si fa largo. La domanda era legittima e doverosa. In tutto questo fluire di buoni sentimenti e di attestazioni di solidarietà, il 2003 ha messo in un angolo il concetto di ?responsabilità?. Comuni, Province, Regioni, aziende sanitarie, imprese, cooperative, governo, istituzioni europee, servizi pubblici, tecnici, amministratori di ogni tipo: ognuno ha il proprio pezzetto di responsabilità, ma sa bene che la somma delle responsabilità altrui è talmente alta da consentirgli di mimetizzarsi e allargare le braccia in segno di resa. Comodamente impotenti.
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