Salute

Di Bello c’è la vita! L’arbitro in campo per i malati di leucemia

Il direttore di gara internazionale brindisino diventa testimonial della sezione Ail della sua città. Con un messaggio incoraggiante per chiunque debba affrontare un periodo difficile della vita. «Lo abbiamo scelto per il suo volto pulito e sincero» sottolinea Carla Sergio presidente della sezione BrinAil

di Redazione

«Il modo migliore per affrontare la malattia non è nasconderla, ma raccontarla», dice Alessandra, colpita nel 2013 da una forma di leucemia promielocitica acuta, oggi donna grata alla vita, moglie e mamma felice, catechista e volontaria. Rappresentano il claim della campagna “Di Bello c’è la vita!” con la quale la BrinAil, la sezione di Brindisi del’Associazione italiana leucemie ha presentato il nuovo testimonial Marco Di Bello, arbitro internazionale di calcio, il primo (ed unico) brindisino ad essere approdato in serie A. Oltre 80 gare dirette in massima serie, impreziosite dall’esordio quest’anno nei preliminari di Champions League, Di Bello ha iniziato sui polverosi campi di provincia nel 1999, arbitrando la partita tra i giovanissimi di Cisternino e Fasano.

«Sono felice e orgoglioso – racconta, – di mettermi in gioco al fianco di chi combatte ogni giorno battaglie molto più dure di quelle che noi arbitri sosteniamo nei 90 minuti. Sono convinto che il coraggio e la fiducia in se stessi siano due ingredienti fondamentali per affrontare la malattia col piglio giusto. Anche io a un certo punto della mia vita ho capito che per centrare un obiettivo importante dovevo metterci tutta la parte migliore di me: è il messaggio che mi piace trasmettere ai ragazzi di oggi».

“Di Bello c’è la vita!” punta su un messaggio incoraggiante, veicolando attraverso le storie di chi ce l’ha fatta l’esempio di come si possa affrontare un periodo difficile della vita legato a una problematica ematologica.
Nella campagna – ideata da Tiziano Mele, con le fotografie di Francesco Vasto (Creatiph), e promossa sul sito e sui social dell’associazione – ci sono i sorrisi di Michele, l’entusiasmo di Doriana, le emozioni di Chiara e di tutti coloro che nelle prossime settimane vorranno “metterci la faccia” per raccontare la loro esperienza, condividendo gioie, paure, consigli e speranze,

«Ho invitato Marco a far parte della nostra squadra, – svela Carla Sergio, presidente di BrinAil (nella foto con di Bello), – perché mi piaceva il suo volto pulito e sincero, garanzia di trasparenza e lealtà proprio come la nostra associazione. E lui ha mostrato subito entusiasmo e gran cuore, caratteristiche che nel nostro mondo fanno la differenza».

Nei prossimi giorni dunque, a quelle sui campi di serie A si aggiungeranno per Di Bello le presenze in alcune scuole e nell’ospedale “Perrino” di Brindisi, nel cui reparto di ematologia è già prevista la sua visita ai pazienti per martedì 18 dicembre.

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