Formazione
«Detrazioni per la scuola»
«Spesso i genitori non detraggono dalla dichiarazione dei redditi le spese sostenute per l’istruzione dei propri figli», è l'allarme lanciato da AGE Toscana
di Redazione
«Basta leggere con attenzione le istruzioni per la compilazione dei modelli 730 e Unico Persone fisiche per scoprire che la detrazione è possibile, anzi dovuta – dichiara Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Ass. Genitori A.Ge. Toscana www.agetoscana.it– Invitiamo le famiglie a chiedere il rimborso e a reinvestirlo in istruzione».
I modelli distinguono fra “Spese per istruzione” (rigo E13 per il mod. 730, RP13 per l’Unico) ed “Erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado” (righi E19 codice 31 e RP19 codice 31), però la detrazione è sempre e comunque del 19%. Con “Spese per istruzione” si intendono le tasse scolastiche per la frequenza dell’ultimo biennio della scuola superiore e dell’università. Tutti gli altri contributi versati alle scuole -anche dell’obbligo- figurano come “Erogazioni liberali” e cioè come contributi volontari.
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