Famiglia
Detrazioni del 19% per l’acquisto di libri
Lo ha deliberato oggi il Consiglio dei Ministri su proposta del ministro per lo Sviluppo economico Flavio Zanonato. Per tale provvedimento è stata assegnata una copertura finanziaria di 50 milioni di euro.
A COME … Iniziate a scrivere l'elenco dei titoli dei libri che non stanno ancora nella vostra libreria. Basta rinunce, il loro acquisto sarà più conveniente, vista la possibilità di detrarre la spesa dalla dichiarazione dei redditi e quindi abbassare l'aliquota che determina l'ammontare delle vostre tasse.
LIBRI COME FARMACI. Il meccanismo per usufruire della detrazione è lo stesso di quello dei farmaci. Al momento dell'acquisto occorre ritirare lo scontrino e conservarlo perchè questo andrà presentato al momento della dichiarazione dei redditi.
GLI EDITORI. Soddisfazione del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo: «Questo è più di un semplice segnale da parte del Governo e del premier Letta. Questo è un fatto importante, anche perché va nella direzione delle richieste come Associazione – ha continuato –. E’ un modo concreto per aiutare non solo il nostro mondo, le librerie e la filiera ma tutto il Paese a crescere, riscoprendo il piacere della lettura e cercando così di invertire la triste tendenza rispetto all’imbarazzante primato Ocse che vede l'Italia agli ultimi posti nella comprensione dei testi e in fondo alle classifiche dei Paesi che leggono di più».
GLI ESCLUSI. Dall'agevolazione pare siano esclusi gli ebook. Il ministro ha annunciato un Decreto ministeriale per regolamentare l'agevolazione.
PRONTI, VIA. Non subito. Il provvedimento, che sta all'interno del decreto legge "Destinazione Italia", sarà in vigore una volta pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, dopo essere stato convertito in legge dal Parlamento.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.