Welfare

Detenzione domicilare, è legge

Approvato in senato il ddl Alfano. In allegato il testo e il dossier

di Redazione

L’aula del Senato ha approvato per alzata di mano e in via definitiva il ddl Alfano, il cosiddetto “svuota-carceri”, che consente l’esecuzione presso il domicilio delle pene detentive non superiori ad un anno. Un provvedimento che riguarderà, come ha detto in aula il relatore, circa 7mila detenuti. A favore hanno votato Pdl, Lega e Fli; astenuti Pd, Idv, Udc. I radicali Marco Perduca e Donatella Poretti non hanno partecipato al voto.

Il disegno di legge prevede che “fino alla completa attuazione del piano straordinario penitenziario nonché in attesa della riforma della disciplina delle misure alternative alla detenzione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2013, la pena detentiva non superiore a dodici mesi, anche se costituente parte residua di maggior pena, è eseguita presso l’abitazione del condannato o altro luogo pubblico o privato di cura, assistenza e accoglienza, di seguito denominato domicilio”.

Dalla detenzione presso il domicilio sono esclusi “i delinquenti abituali, professionali o per tendenza”, “i detenuti che sono sottoposti al regime di sorveglianza particolare” o “quando vi è la concreta possibilità che il condannato possa darsi alla fuga ovvero sussistono specifiche e motivate ragioni per ritenere che il condannato possa commettere altri delitti”.

Inoltre, il ddl prevede che nel caso “di condannato tossicodipendente o alcol dipendente sottoposto ad un programma di recupero o che ad esso intenda sottoporsi, la pena può essere eseguita presso una struttura sanitaria pubblica o una struttura privata accreditata”. Il ddl prevede anche che in caso di evasione dal domicilio la pena venga inasprita fino a 5 anni.

Infine, per fronteggiare la crisi emergenziale in atto viene autorizzata l’assunzione di agenti e assistenti del Corpo di polizia penitenziaria, circa 2.000 unità. A tal proposito, si prevedono corsi per la nomina ad agente di polizia penitenziaria, della durata compresa tra i sei e i 12 mesi, divisi in due cicli. Gli allievi che supereranno la scuola diventeranno agenti. Prevista la figura dell’agente “in prova”: chi supererà il primo ciclo di corso potrà essere assegnato a servizi che richiedano qualificazione ma non in servizi di istituto, fino al superamento definitivo della scuola. (Ristretti Orizzonti)

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.