Welfare

Detenute mamme, addio alla riforma?

La proposta di legge che prevede di "liberare" le detenute con figli minori di tre anni difficilmente sarà approvata per problemi di bilancio

di Gabriella Meroni

Ci sono ”profili problematici” per la quantificazione degli oneri e la relativa copertura. Questi giudizi, espressi in Commissione Bilancio dal sottosegretario per i rapporti con il Parlamento Gianfranco Conte e dal relatore Garnero Santanche’ di An, evidenziano la difficolta’ di rapida conclusione dell’iter della pdl 6006 contenente misure per tutelare il rapporto tra detenute madri e figli minori. In particolare lo schema normativo punta alla realizzazione di case famiglia protette in cui sia possile la custodia cautelare di donna incinta o madre di bambini di eta’ inferiore a tre anni o di case protette in cui possano espiare la pena madri – alle quali non sia possibile concedere l’arresto domiciliare di minori fino a 10 anni. La pdl prevede anche benefici (quali la revoca del permesso di espulsione della madre extracomunitaria colpevole di reati o il permesso di soggiorno per motivi familiari ai figli di madre straniera in stato di detenzione) che – a giudizio della Bilancio – possono comportare maggiori oneri per le finanze statali privi di copertura. In assenza del via libera della Bilancio la Commissione Giustizia non potra’ riprendere l’esame di merito e la pdl non potra’ essere approvata entro la legislatura.


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