Welfare

Detenute madri, il ddl è a buon punto

Lo schema normativo modifica codice penale, di procedura penale e legge sull'ordinamento penitenziario

di Gabriella Meroni

Con il parere favorevole della Affari Costituzionali e quello discusso dalla Affari Sociali si avvicina al traguardo la conclusione dell’iter referente in Commissione Giustizia del testo unificato 528 per la tutela del rapporto tra deternute madri e figli minori. Lo schema normativo modifica alcune disposizioni del codice penale e del codice di procedura penale e della legge sull’ordinamento penitenziario per garantire la convivenza della detenuta con il figlio evitando che il minore subisca il grave onere della detenzione. Vengono, quindi, riviste varie disposizioni che hanno sinora reso difficoltosa la concessione dei benefici (arresti domiciliari, assegnazione ai servizi sociali ecc.) e puntano alla istituzione di case famiglia protette per le detenute che non possono fruire di queste agevolazioni a causa della gravita’ del reato commesso e della conseguente pena comminata. Viene anche rivista la norma sul rinvio della esecuzione della pena per le condannate che abbiano figli di eta’ inferiore a tre anni.


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