Sostenibilità

Destinazione terra, il treno dell’ambiente in tv

Un film su Rai Storia racconta il viaggio di un convoglio da Kyoto a Copenhagen

di Redazione

Nell’anno del Vertice di Copenhagen, in cui i governi di 192 stati si preparano a rinegoziare gli accordi sul clima, WWF internazionale e rete ferroviaria mondiale (UIC) hanno ideato un emblematico viaggio, che unisce in un unico tragitto la partenza e l’arrivo di questi ultimi dodici anni di storia delle politiche ambientali. ”Destinazione Terra, un treno per Copenhagen” e’ un viaggio diventato un film documentario in esclusiva per Rai Storia, che lo trasmettera’ domani alle 21.00 sul digitale terrestre e sulla piattaforma Tivu’ Sat, realizzato in collaborazione con il WWF Italia nell’ambito della campagna ” Generazione Clima”. Un viaggio epocale che comincia a Kyoto, in Giappone, e che si svolge lungo la linea della transiberiana che congiunge l’Asia all’Europa, passando per il vasto territorio siberiano. Rebecca Vespa, una giovane in rappresentanza di una generazione alla ricerca di risposte sul proprio futuro, incontra Margrethe Sagevik, capo delegazione dell’UIC, intenzionata a portare a Copenhagen il dibattito sui sistemi di trasporto sostenibili.

 

Da Kyoto la delegazione raggiunge Vladivostock, stazione di partenza del convoglio ferroviario messo a disposizione dalle ferrovie russe. E’ qui che parte il viaggio, da un’area i cui dintorni offrono lo spettacolo impressionante del danno ambientale arrecato dalla deforestazione: sono state distrutte il 70% delle aree boschive, compromettendo l’habitat della tigre siberiana che adesso e’ tra le specie animali maggiormente a rischio estinzione. Un viaggio esclusivo per la delegazione ospite delle ferrovie russe sulla tratta ferroviaria piu’ lunga e piu’ famosa al mondo, con la possibilita’ di accedere a luoghi preclusi al pubblico, come il vagone laboratorio attraverso cui tecnici specializzati tengono monitorate le emissioni di CO2 lungo le citta’ del percorso ferroviario. Un viaggio punteggiato di incontri con le autorita’ locali e con l’ininterrotta miriade di culture e etnie disseminate lungo il percorso. Irkutsk, Slutyanka, Ulan Ude’, Mokocha, Chita, … A Novosibirsk si unisce alla delegazione Ludmilla Korosheva, rappresentante del programma delle nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). Per rafforzare la delegazione, accrescendola dei contenuti propri delle iniziative ONU. Il viaggio di Rebecca continua: Omsk, Ekaterinburg, Ninhzy Godorov. Mentre le stazioni della transiberiana scorrono una dopo l’altra, nelle lunghe giornate e nelle notti, si apre lo spazio interiore di una riflessione che abbraccia le principali questioni che agitano il nostro tempo: le minacce al sistema climatico, la crisi energetica, la corsa alle risorse primarie. La ferrovia lambisce le sponde del Lago Baikal, la piu’ importante riserva idrica di acqua potabile del mondiale. Si calcola che il 30% delle riserve mondiali siano costituite da questo profondissimo e immenso lago di acqua dolce. Un ecosistema delicato, ricchissimo in biodiversita’, in simbiosi con il ritmo dei ghiacci che si sciolgono e si riformano ciclicamente nel territorio circostante.

 Un ritmo minacciato dal surriscaldamento del pianeta che mette cosi’ in forse la sopravvivenza di una questa riserva vitale, patrimonio dell’umanita’ (come ha stabilito l’UNESCO nel 1996). Il viaggio di Rebecca si conclude qualche giorno dopo che il treno si e’ lasciato alle spalle il grande lago. Giunta a Mosca, sulla Piazza Rossa i saluti ai componenti della delegazione, che prosegue per Copenhagen. Margrethe e gli altri arriveranno al summit COP15, per recare il messaggio che le ferrovie mondiali vogliono consegnare nelle mani degli uomini di governo e ai protagonisti della societa’ civile riuniti a Copenhagen: e’ necessario puntare su un trasporto ferroviario efficiente che presenta le piu’ basse emissioni di CO2. Infatti un chilometro percorso da un passeggero con un treno tradizionale che viaggia a pieno carico produce circa 40 grammi di CO2/km, contro gli oltre 100 grammi di un’automobile (utilitaria di piccola cilindrata) e i 100-250 grammi dell’aereo. Dati che hanno idealmente spinto un treno fino a Copenhagen. Un treno che il 5 dicembre del 2009 porta a destinazione il suo carico di 400 eco-passeggeri. Gli eco-testimoni di una battaglia sul futuro dei mezzi di trasporto nel mondo, di cui siamo appena agli albori


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA