Cultura

DeScritto, l’editoria indipendente ha il suo festival

Dal 5 al 7 novembre, dalle 10 alle 22, l’Ex Monastero dei Benedettini ospiterà reading, presentazioni, spettacoli, mostre ed eventi culturali

di Redazione

“La Cultura è Futuro”: è questo lo slogan del festival dell’editoria indipendente DeScritto promosso dalla casa editrice Villaggio Maori, che si svolge da giovedì 5 a sabato 7 novembre al Monastero dei Benedettini.

Il festival (quella del 2009 è l’edizione “Zero”) ospiterà case editrici, librerie e associazioni nel corso di incontri, “Caffé Letterari” e dell’happening Èdomani. Tre giorni in cui l’incontro sarà motivo di confronto, a cominciare dai due manifesti “La Cultura è Futuro” (sottoscritto dai “complici illustri” Mauro Pagani, Lella Costa, Giancarlo De Cataldo, Nando dalla Chiesa, Umberto Fiori) e “L’editoria indipendente non a pagamento”, per proseguire con la questione della “Matrice Mediterranea” e adottando la battaglia sui beni confiscati promossa da Libera (che patrocina con Archeoclub d’Italia) sostenendo l’appello di Carlo Lucarelli e Politicamente Scorretto “Nei forzieri della mafia un tesoro per la cultura”.

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Ecco il comunicato ufficiale dell’organizzazione:

“La Cultura è Futuro”: questo lo slogan a voce alta di un festival che nasce come risposta vitale al contesto, promosso da un manipolo di trentenni e dalla loro casa editrice indipendente Villaggio Maori, scegliendo come emblematico centro propulsivo il bellissimo Monastero dei Benedettini oggi sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania.

Un’occasione da vivere “di persona” per sviscerare assieme forti questioni, da rilanciare nuovamente su di un orizzonte che sembra aver dismesso dal proprio linguaggio -e quindi dalla mentalità- concetti necessari e fondanti come “Cultura” e “Futuro”.

Un festival che fin da subito gioca d’anticipo prendendo la rincorsa (quella del 2009 è l’edizione “Zero”) e che si dipanerà in una zona fieristica, ospitando case editrici, librerie e associazioni nell’affascinante Chiostro di Levante riaperto in esclusiva, in Aula 1 per gli Incontri, nel Caffé Letterario per le presentazioni dei libri e in Aula Magna per l’Happening “Èdomani” scritto cucendo i contributi degli studenti di tutto il Paese.

Tre giorni vividi come il potenziale dell’Italia, in cui l’incontro sarà motivo di confronto, a cominciare dai due manifesti “La Cultura è Futuro” (sottoscritto dai Complici Illustri Mauro Pagani, Lella Costa, Giancarlo De Cataldo, Nando dalla Chiesa, Umberto Fiori) e “L’editoria indipendente non a pagamento”, per proseguire con la questione della “Matrice Mediterranea” e adottando la battaglia sui Beni Confiscati promossa da Libera (che patrocina con Archeoclub d’Italia) sostenendo l’appello di Carlo Lucarelli e Politicamente Scorretto “Nei forzieri della mafia un tesoro per la cultura”.

La Complice Illustre dell’Edizione Zero è Lella Costa, che parteciperà all’happening “Èdomani” (con Francesco Moneti dei Modena City Ramblers) e all’incontro “La Cultura è Futuro”.

Un festival per riprenderci la meravigliosa Italia, pungolandola dai nervi più scoperti: i tagli alla Cultura e all’Istruzione, l’antimafia e la difesa dell’ambiente, il multiculturalismo e la libertà di stampa. Per farle ribattere il ritmo cardiaco e intellettuale prorompendo dagli ambienti universitari, da una città simbolo al contempo della creatività vulcanica e del cratere di un clamoroso dissesto finanziario comunale: dalla voglia sana e sveglia delle parole e del suono che fanno, quando si torna a credere e investire in quello che abbiamo e si rimettono in moto gli ingranaggi di ciò che possiamo e dobbiamo.

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