Desaparecidos: l’Argentina avrà un Museo della Memoria

Il presidente argentino, Nestor Kirchner, ha confermato oggi ad esponenti degli organismi per i diritti umani che l’edificio della Scuola di meccanica della marina (Esma) di Buenos Aires, il piu’ famigerato carcere clandestino e luogo di tortura durante la dittatura militare, sara’ ceduto perche’ possa essere trasformato in un Museo della Memoria della feroce repressione di quel periodo. Lo ha reso noto Estela Carlotto, titolare dell’organizzazione ‘Nonne di Plaza de Mayo’, precisando che il capo dello stato farà l’annuncio ufficiale il prossimo 24 marzo, in occasione di un nuovo avversario del golpe del 1976. Negli anni del regime militare (1976-83), almeno 10.000 persone sono state rapite e non sono mai piu’ tortnate a casa, i cosiddetti ‘desaparecidos’. Carlotto ha anche fatto sapere che Kirchner ha dato un incarico in tal senso al sottosegretario per i diritti umani, Eduardo Lui Duhalde, e il Museo ospitera’ anche un Archivio della Memoria. A partire dal golpe, nelle installazioni dell’Esma, situate non lontano dalla zona centrale di Buenos Aires, vennero fatte affluire migliaia di persone arrestate durante le scorribande dei commandos militari della marina, che venivano rinchiuse nei sotterranei dell’edificio, per lo piu’ incappucciate, e interrogate con indicibili torture. Proprio dall’Esma, inoltre, vennero prelevati la maggior parte dei ‘desaparecidos’ che, dopo essere stati drogati, venivano fatti salire su degli aerei per poi essere gettati nelle acque del vicino Rio de la Plata. Nella Scuola di meccanica della marina, per altro, funzionava anche il centro operativo dell’intera repressione scatenata dai generali che, successivamente, avrebbe tentato di distruggere le prove di quanto era accaduto nei suoi sotterranei.