Sostenibilità
Deregulation della caccia La Cdl ci riprova
Quella che poteva essere unoccasione per mettere ordine in materia di protezione della fauna si è rivelata in realtà il modo per stravolgere integralmente tutta la normativa.
di Redazione
Nella parte riguardante lo sviluppo economico e la competitività (punto 3) del programma della Casa delle libertà, tra le proposte di riforma in materia di agricoltura troviamo «la rilettura della normativa sulla caccia e sui parchi alla luce delle più recenti esperienze applicative». Tale rilettura è stata in discussione al Parlamento durante tutta la legislatura passata, con la presentazione e unificazione nella proposta di legge Onnis delle proposte di legge di modifica della legge quadro sulla protezione della fauna e per il prelievo venatorio (legge 157/1992).
Quella che poteva essere un?occasione per mettere ordine in una materia che riguarda soprattutto la protezione della fauna si è rivelata in realtà il modo per stravolgere integralmente tutta la normativa. Un progetto di legge che prevedeva, contro tutte le normative comunitarie, un aumento delle specie cacciabili, un ampliamento dei tempi di caccia, una totale depenalizzazione dei reati venatori e altre proposte inaccettabili da un punto di vista scientifico e culturale, spinte dalle pretese di frange estremiste di cacciatori. Tanto è vero che neppure tutti i cacciatori le hanno appoggiate e alcune associazioni – più ragionevoli e moderate – come Arcicaccia, hanno difeso l?attuale normativa .
Così,dopo oltre anni di accesi dibattiti, alla fine ha vinto la ragionevolezza e il 29 giugno 2005, durante un convegno di Forza Italia sull?ambiente, Elio Vito, presidente dei deputati di Forza Italia, si è apertamente espresso contro l?approvazione delle modifiche alla legge.
Poi, a sorpresa, l?inserimento nel programma, seguito a un accordo con una frangia di cacciatori estremisti riuniti in un gruppo dal nome Progetto Natura. C?è dunque da aspettarsi che se il centrodestra dovesse vincere le prossime elezioni, la riforma della caccia verrà attuata con un definitivo attacco alla fauna, alla natura e mettendo in pericolo quei risultati per la ricerca di equilibrio e di compatibilità tra conservazione della natura e attività venatoria che, pur con grandi difficoltà, con la legge n. 157 del 1992 erano stati raggiunti.
Sara Fioravanti
Direzione legale legislativa WWF
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