Non profit
Depuratori d’acqua dannosi. MC parte civile nel processo
L'associazione ha deciso di costituirsi parte civile nel processo contro 14 imprenditori
Si è svolta oggi l?udienza preliminare a carico dei 14 imputati, fra produttori e venditori di apparecchi per il trattamento dell?acqua domestica con sedi nelle province di Padova, Vicenza, Crema e Milano, accusati dal P.M. di Padova, Paola De Franceschi, di truffa aggravata e frode nell?esercizio del commercio, per aver prodotto e commercializzato apparecchi che provocavano la totale demineralizzazione dell?acqua filtrata, l?incremento della carica batterica e la comparsa di microbi potenzialmente patogeni, tanto da renderla inadatta al consumo umano. Attraverso pubblicità ingannevoli e presunte dimostrazioni svolte a domicilio, i responsabili delle aziende avrebbero presentato questi apparecchi come indispensabili per evitare i danni da inquinamento e alla salute, convincendo i consumatori coinvolti a sborsare dai 2000 ai 3000 euro.
Il Giudice per l?udienza preliminare, Claudio Marassi, ha ammesso la costituzione di parte civile dei consumatori che avevano acquistato i depuratori e del Movimento Consumatori.
?Occorre dare segnali forti a chi specula sulla salute dei cittadini ? ha detto Monica Multari del Movimento Consumatori – ingenerando falsi timori al fine di commercializzare prodotti dannosi o, quanto meno, inutili?.
L?udienza preliminare è stata rinviata al 7 dicembre 2006 per decidere sulla competenza territoriale: alcuni difensori degli indagati ritengono che il processo si debba svolgere a Vicenza e non a Padova.
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