Formazione

Denaro, un marziano nel pianeta giovani

Lo usano senza capirne veramente il valore ma assicurano che, da grandi, risparmieranno: così una ricerca Iard spiega il rapporto fra adolescenti e i soldi

di Francesco Maggio

Che rapporto c?è tra i giovani e il denaro? Pessimo. Anzi no, buono. O meglio, controverso ma migliorabile. Di soldi ne parlano molto poco in famiglia, raramente a scuola, praticamente mai tra gli amici. L?euro rappresenta un?entità assolutamente astratta di cui non conoscono nulla. Non sanno distinguere tra strumenti di pagamento e strumenti di investimento. La stampa di settore è pressoché ignorata, e sebbene leggano con un certa frequenza i quotidiani, le pagine economiche non vengono nemmeno sfogliate. Gli adolescenti, tuttavia, si mostrano propensi, più nei fatti che nelle intenzioni, a risparmiare. Pur ritenendo di possedere una scarsa inclinazione a mettere da parte denaro, nella pratica manifestano nella gestione dei loro risparmi una netta propensione a risparmiare. E il risparmio rappresenta comunque per loro un valore importante, una pratica considerata necessaria una volta divenuti adulti, in base a motivazioni come per esempio l?incertezza e la preoccupazione per il futuro, contro i quali prevale il senso del dovere e della responsabilità. A tracciare un simile quadro circa la percezione che i ragazzi delle scuole medie superiori hanno del denaro è l?istituto Iard con la ricerca ?Gli adolescenti e l?uso del denaro?, presentata l?otto giugno a Milano presso la sede della Fondazione Cariplo. Uno studio condotto su un campione di 900 studenti delle superiori della Lombardia, svolta attraverso questionari e con il metodo delle interviste e dei focus group. «L?Italia è un Paese per tradizione di risparmiatori», spiega Cinzia Dosso, coautrice, insieme ad Elena Rosci dell?indagine Iard, «questo fa si che sebbene in famiglia e a scuola non si parli quasi mai ai ragazzi di un uso consapevole del denaro, questi assimilano, di fatto, una diffusa cultura del risparmio, anche se lo ritengono importante più per cautelarsi da imprevisti che non per realizzare, per esempio, un sogno personale o professionale». Ma ecco alcuni dei dati più significativi dell?indagine. A non confrontarsi mai o quasi mai con alcuno in merito ai propri risparmi sono più i ragazzi delle ragazze (42% contro 39%). Il 48,2% del campione dichiara che mai o solo raramente legge un quotidiano mentre il 31,4% legge un quotidiano ma non si interessa delle notizie economiche. Per quanto riguarda l?euro, il 94% degli intervistati non ne ha mai parlato con gli amici e 3 su 5 dichiarano di non averne mai discusso a scuola. Alla domanda, invece, se pensano di risparmiare quando cominceranno a lavorare, ben il 33,6% risponde affermativamente «perché bisogna sempre avere a disposizione una riserva di denaro in caso di imprevisti». Info: tel. 02.86451582


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