Welfare

Democratizzare subito l’Onu

Intervista ad Antonio Papisca, direttore del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell’Università di Padova

di Paolo Manzo

?Pubblicate i documenti delle assemblee dell?Onu dei popoli, che sono la via istituzionale alla pace e contengono un prontuario di misure per potenziare e democratizzare le Nazioni Unite?. è un appello accorato quello del professor Antonio Papisca, direttore del Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell?Università di Padova, nonché uno dei massimi esperti italiani di diritto internazionale e di diritti umani, settore in cui vanta una grandissima esperienza sia come docente universitario che come consulente presso istituzioni italiane ed internazionali. A Civitas ha partecipato all?Assemblea della Tavola della Pace. ?È inutile ripetersi. Adesso bisogna dire subito, per il diritto internazionale e per le Nazioni Unite, Stop the war. Fermate subito le operazioni di guerra?. Certo, professore, il suo è un appello che vede in prima linea anche Vita. Ma analizzando la situazione attuale, che pensa lei, da esperto in diritto internazionale dell?Onu. Molti considerano le nazioni Unite la prima vittima di questa guerra. Lei è d?accordo? ?No?. Risponde secco il professore, ?Si può dire in queste ore che l?Onu che stia balbettando. Ma prima, rifiutandosi, attraverso il Consiglio di Sicurezza, di coprire con una risoluzione, che sarebbe stata certamente ambigua, quello che l?amministrazione statunitense aveva già deciso, io penso che l?Onu abbia resistito alla prepotenza?. E per il futuro, quale ruolo per il Palazzo di vetro? ?L?Onu è ineludibile e, proprio in questo momento, è chiaro che qualcuno cerca di riacciuffarla per usarla come tappabuchi e, quando gli altri avranno già fatto il disastro, l?Onu arriverebbe in Iraq come il Buon Samaritano. Ma per chi come me – e siamo in tanti – ha a cuore la legalità internazionale vedere l?Onu riacciuffata, giusto per andare a leccare le ferite, fa un po? male?, si sfoga Papisca. ?Ma è chiaro che bisogna passare attraverso l?Onu perché bisogna stare molto accorti a non cedere alla strategia di chi vuole il Palazzo di Vetro umiliato sino in fondo. E pensare all?Onu in termini positivi significa concentrarsi sul multilateralismo, sul gestire insieme il mondo globalizzato. Pensare all?Onu significa farsi carico di principi di legalità e contrastare un disegno di ordine mondiale che invece lo mette da parte?. Insomma, lei professore salva l?Onu da questa crisi? ?Le ripeto: l?Onu ha resistito, perché al Consiglio di Sicurezza non è stata votata una seconda risoluzione che avvallasse la guerra. È lì che c?è stata una grande manifestazione di volontà?. Un concetto che il professor Papisca ha ribadito anche in un?intervista a Radio popolare, dove ha detto: ?Ritengo insostenibile per gli Usa gestire il dopoguerra nel medio periodo, continuando per la via unilaterale. Le Nazioni Unite sono ineludibili, perché in questo mondo nessuno è completamente sicuro. Il multilateralismo è un?esigenza storica, è un elemento di razionalità oltre che di ragionevolezza. E le Nazioni Unite sono un?istituzione che hanno alla base una Carta, in particolare per quanto riguarda i principi e gli obiettivi generali, che è un ottimo strumento giuridico. Uno strumento che anticipa i tempi?. E? necessario a una sua riforma e come perseguirla? ?In primis con la democratizzazione dell?Onu?, ci risponde, ?Nel 1995 ci fu il 50mo anniversario Onu, con la prima assemblea dei popoli a Perugia, alla vigilia della marcia della pace. Ebbene, da allora, è tutto un riflettere e un proporre e c?è un?agenda politica gestita dal movimento pacifista, al cui centro sta l?Onu, con proposte precise. Ad esempio una seconda Assemblea generale, nella forma di un?assemblea parlamentare, che potrebbe essere l?embrione di un parlamento delle Nazioni Unite. Un progetto un po? di lungo termine, ma l?Assemblea parlamentare si potrebbe fare da subito. Poi rendere il Consiglio di Sicurezza più rappresentativo. Poi, ancora, ridiscutere il potere di veto e bilanciarlo?Le ripeto: i documenti delle assemblee dell?Onu dei popoli, contengono un prontuario di misure per potenziare e democratizzare le Nazioni Unite. è da lì che si deve partire?.

  • Centro interdipartimentale di ricerca e servizi sui diritti della persona e dei popoli dell?Università di Padova

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