Welfare

Delitto di Novi: permesso premio anche per Erika ?

"Il permesso è un traguardo", ha detto Mario Bonassi, il legale di Erika De Nardo

di Carmen Morrone

”L’ opinione pubblica provocata dalla notizia della richiesta di permesso-premio per Erika, deve sapere che l’ ordinamento giudiziario lo prevede. Da anni la pena non e’ piu’ una punizione ma un programma di rieducazione”. Mario Boccassi, il legale che ha sempre seguito Erika De Nardo, nei prossimi giorni avra’ un incontro con la direzione, la psicologa e l’ equipe del carcere minorile ‘Beccaria’ di Milano, per ”valutare in generale che cosa fare”. ”I percorsi sono diversi per ognuno ma il principio e’ lo stesso – aggiunge – il permesso e’ un traguardo, ma non il piu’ importante. A questo punto Erika deve capire che cosa fare della sua vita”. La ragazza di Novi, condannata a 16 anni per avere ucciso la madre e il fratello, e’ in carcere dal 23 febbraio 2001, due giorni dopo il duplice omicidio. In base all’ ordinamento giudiziario puo’ accedere al beneficio del permesso-premio, sulla scorta delle relazioni favorevoli degli educatori e avendo gia’ scontato un quarto di pena. Il magistrato di sorveglianza del tribunale dei minori lo scorso anno aveva accolto la richiesta di liberazione anticipata, che prevede ogni sei mesi trascorsi in carcere o ai domiciliari uno ‘sconto’ di 45 giorni. Erika il prossimo 28 aprile compira’ 21 anni e sara’ trasferita dalla struttura di pena minorile ad un carcere per adulti, scelto dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria anche in base al luogo di residenza dei familiari, quindi Piemonte o Lombardia. Il padre di Erika, l’ ingegner Francesco De Nardo, ogni mercoledi’ e domenica da quasi quattro anni compie il viaggio da Novi a Milano per andare a trovare la ragazza, che non ha mai lasciato sola. Anche i legali di Omar, all’ epoca fidanzato e complice di Erika nel duplice omicidio e condannato a 14 anni, hanno chiesto che possa usufruire di un permesso-premio e il primo potrebbe arrivare tra due-tre mesi, ma deve essere legato ad un progetto di volontariato all’ esterno del carcere di Asti, nel quale e’ rinchiuso da quando e’ diventato maggiorenne.

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