Politica

Delega sul sostegno: troppi errori, un solo incontro non basta

Giuseppe Bettoni, presidente FAND: «al fine di colmare il divario tra le nostre richieste e i testi dei decreti, serve che a questo primo incontro ne seguano altri per un opportuno e indispensabile confronto con le associazioni di disabili».

di Redazione

«All’audizione delle Commissioni VII (Cultura) e XII (Affari sociali) riunite della Camera lo scorso 30 gennaio, dopo aver consegnato una nostra proposta di emendamenti ai decreti attuativi della Legge 107 (cosiddetta “Buona scuola”) che devono essere profondamente rivisti per rispondere alle necessità dei nostri bambini/ragazzi inclusi nella scuola, abbiamo sottolineato che è per noi inaccettabile la soppressione dell’art. 15 della legge 104/92 alla quale consegue che le famiglie e le Associazioni dei disabili vengono escluse dal percorso che definisce le risorse necessarie per il sostegno e rivendicato la necessità di ripristinare il numero massimo di alunni per classe a 20»: così commenta Franco Bettoni, presidente nazionale FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili). La causa dell’inadeguatezza dei decreti per Bettoni è «da imputarsi al fatto che, agli incontri dei mesi scorsi tra le rappresentanze politiche e tecniche del Miur e le Associazioni, non ha mai fatto seguito, da parte del Ministero stesso, l’invio di una bozza di testo che permettesse un reale confronto su quanto recepito».

La formazione degli insegnanti di sostegno deve comprendere anche la conoscenza delle tecnologie assistive, per favorire l’inclusione scolastica e facilitare l’apprendimento dei ragazzi con disabilità, mentre la continuità didattica formulata nello schema di decreto «non è assolutamente garantita considerando che, per noi, non riguarda solo quella del docente per il sostegno». Inoltre – ha precisato ulteriormente il Presidente della FAND – nel decreto che riguarda i servizi per l’infanzia il Miur «sembra essersi dimenticato che debbano essere adeguatamente formati anche gli educatori». Al fine di colmare il divario tra le richieste della FAND ed i testi dei decreti, ha concluso Bettoni, «sono già in corso contatti con il presidente e le relatrici delle due Commissioni, affinché a questo primo incontro ne seguano altri per un opportuno e indispensabile confronto con le associazioni di disabili».

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